La Lega Pro può cambiare enormemente il prossimo anno. Le novità introdotte dal nuovo Presidente Gravina sono tante e potrebbero far crescere il valore di un campionato spesso maltrattato dai media e sottovalutato. In realtà, però, in questa categoria sono cresciuti tanti calciatori che poi sono diventati campioni di calcio o comunque ottimi calciatori. Dare più spazio e visibilità al campionato di Lega Pro significa darne di più ai futuri campioni.

Tra le novità più importanti per il prossimo anno, si segnala l'intromissione delle magliette personalizzate, con la scritta dei cognomi sulla schiena, proprio come in serie A ed in cadetteria e l'abbonamento a pagamento su sportube.tv per vedere le partite in diretta.

Questo abbonamento servirà anche ad aumentare gli introiti delle società, poiché ad esse una parte dei ricavi. Dal punto di vista economico, ci potrà probabilmente essere la possibilità di creare un fondo per quelle società in difficoltà. Ma, nei giorni scorsi, è trapelata un'altra idea, riguardante la composizione dei gironi, che potrebbe completamente cambiare il campionato.

Gironi stravolti rispetto agli anni scorsi?

Mentre i play off di Lega Pro sono ancora in corso e vedono impegnate squadre del calibro di Pordenone, Pisa, Lecce e Foggia, la programmazione per il prossimo campionato procede a vele spiegate. Il Presidente Gravina ha spiegato che non si deve ridurre il terzo campionato di calvio più importante in Italia ad un semplice campionato interregionale e ha fatto intendere che i gironi potranno essere cambiati.

Si vocifera che possa esserci la divisione dei gironi non più in modo orizzontale, bensì in maniera verticale. Questo significherebbe, per intenderci che in un girone potrebbero rientrare il Catanzaro ed il Livorno, l'Akragas e l'Alessandria, oppure la Fidelis Andria e l'Ancona. Insomma, uno stravolgimento dei gironi che potrebbe nettamente modificare l'aspetto del campionato. Questo cambierebbe nettamente il terzo campionatodi calcio che si è vista negli ultimi anni con il girone C che spesso è stato nettamente più difficile degli altri due.