Ci siamo, è tempo del calcio d'inizio. Questa sera si apre Euro 2016, un evento atteso dai numerosi appassionati dello sport più popolare al mondo. I riflettori della prima giornata sono puntati ovviamente sulla squadra padrona di casa, la Francia, che ospiterà alle ore 21:00 la Romania, allenata daAnghel Iordănescu. La fase a gironi, come da tradizione, è molto delicata, in quanto non permette distrazioni, perché perdere punti per strada potrebbe essere fatale.
Il programma della seconda giornata
Tappacruciale, dunque, sarà anche la 2^ giornata dei campionati europei che si aprirà con le gare di mercoledì 15 giugno 2016, ovvero Russia-Slovacchia (ore 15:00), Romania-Svizzera (ore 18:00), Francia-Albania (ore 21:00).
Giovedì 16 giugno si disputeranno invece Inghilterra-Galles (ore 15:00), Ucraina-Irlanda del Nord (ore 18:00) e Germania-Polonia (ore 21:00).
Italia e Svezia in campo nella sfida pomeridiana delle 15:00, Repubblica Ceca- Croazia (ore 18:00) e Spagna-Turchia alle 21:00 completeranno invece il programma delle gare di venerdì 17, una data "cara" agli scaramantici, ma che si spera sia fortunataper i colori azzurri.
Scenderanno in campo sabato 18 giugno 2016Belgio-Irlanda. Le "consorelle"del girone E dell'Italia si sfiderannoalle ore 15, mentre alle 18:00 è prevista la gara tra Islanda ed Ungheria. Chiudono la seconda giornata Portogallo-Austria in campo alle 21:00, una gara sulla carta molto equilibrata.
L'italia aspetta la Svezia: l'ultimo precedente
Tradizione sostanzialmente positiva quella degli azzurri quando in campo hanno incrociato i giallo-blu di Svezia. Nonostante ciò l'ultimo precedente in gara ufficiale, proprio agli Europei, non scatena nella mente dei tifosi italiani ricordi positivi. Era il 18 giugno 2004, quella volta il torneo si giocava in Portogallo.
Italia e Svezia, insieme a Danimarca e Bulgaria, inserite nel girone C, si giocavano il passaggio del turno. La sfida iniziò bene per gli azzurri in gol dopo trentasette minuti con Antonio Cassano, ma la doccia gelata arrivò a pochi minuti dal termine quando Zlatan Ibrahimovic risolse una mischia furibonda con un geniale colpo di tacco che mandò, sostanzialmente, a casa gli azzurri.