Le scatole cinesi sono vuote o quasi. Il fumo di Mr. Bee si è diradato ma per ora d’arrosto non c’è traccia. Eh sì, perché anche i nuovi investitori cinesi che vorrebbero rilevare il Milan, stanno temporeggiando.Silvio Berlusconi ha chiesto delle garanzie e queste tardano ad arrivare. Sedotto e abbandonato da Mr. Bee, Berlusconi non si lascia più andare a facili entusiasmi e mestamente ammette di non sapere se si potrà concludere l’affare non avendo ancora ricevuto una risposta sull’impegno richiesto per fornire i finanziamenti necessari a riportare il Milan in altro e tornare a primeggiare non soltanto in Italia ma anche in Europa.

Berlusconi vuole cedere il Milan, questo è un fatto conclamato. Ma vuole consegnare la sua creatura nelle mani giuste e non cadere nello stesso errore dell’Inter con Thohir. Ai microfoni di Radio Centro Suono Sport, Berlusconi ha detto:"La conclusione della trattativa ci sarà solo se vorranno impegnarsi con i finanziamenti necessari. Abbiamo avuto contatti e negoziazioni con diversi gruppi ma quando si passava a considerare il futuro del Milan e noi mettevamo nero su bianco la necessità di fondi annuali per riportare la squadra protagonista nessuno si è voluto impegnare e quindi abbiamo scartato altre ipotesi".

C'è da sciogliere il nodo allenatore

Ma il Milan non può aspettare i cinesi o chi per esso.

C’è da organizzare la prossima stagione e il primo tassello da sistemare è quello dell’allenatore. Il Milan percorrerà due strade, a seconda che il club rossonero passi ai cinesi oppure no. Se la trattativa dovesse andare in porto, Galliani ha già avuto l’input di trattare un allenatore straniero. La lista è ridotta a due nomi: Unai Emery, attuale tecnico del Siviglia, e Manuel Pellegrini, rimpiazzato al Manchester City da Pep Guardiola.

Se invece resterà Berlusconi al comando della nave rossonera, sulla panchina del Milan sederà ancora Brocchi.

Ibrahimovic non verrà

Vale la pena spendere due parole anche su Zlatan Ibrahimovic. Inutile illudere i tifosi, allo stato attuale, ovvero, senza i soldi dei cinesi, l’attaccante è fuori portata e lo svedese difficilmente aspetterà l’evolversi della trattativa in corso. Oltretutto, bisogna tenere in conto le parole di Berlusconi: "Se non vendo ai cinesi, farò un Milan italiano e giovane"e Ibrahimovic non è né l’uno né l’altro.