La Cina è vicina e si dirige prepotentemente nel mondo del calcio verso Milano. In entrambe le sponde: sia nerazzurra che rossonera. Infatti, due colossi cinesi vogliono rilevare sia Inter che Milan, prendendone però le quote di maggioranza. Un passo che porterebbe ovviamente anche radicali cambiamenti sia societari che tecnici. Vediamo di seguito a che punto sono le rispettive trattative di Inter e Milan con i cinesi.

Suning Group vuole acquistare l'Inter

Partiamo dall'Inter. Il colosso Suning Group è uscito allo scoperto, affermando che non vuole solo il 20% della società ma una quota di maggioranza del 70%.

La trattativa dovrà essere chiusa entro la fine del mese di giugno, così da poter fare chiarezza sull'assetto azionario in vista del mercato e dei programmi della prossima stagione. Una trattativa del tutto diversa, dunque, con quella intavolata da Moratti con Thohir, che inizio sì a maggio 2013 ma si concluse ufficialmente a novembre dello stesso anno. Qui tutto è iniziato nell'autunno dello scorso anno, quando Erick Thohir aveva dato mandato alla Goldman Sachs di trovare un socio di maggioranza. Così è stata individuata la Suning Group, i cui vertici sono arrivati a Milano lo scorso mese e per i ben informati la trattativa sarebbe vicinissima alla conclusione. L'Inter varrebbe per il suo totale controllo intorno ai 600-700 milioni.

Thohir vorrebbe restare come presidente ma socio di minoranza.

Come cambia l'Inter con l'arrivo dei cinesi

Quanto alla parte tecnica, dovrebbe essere confermato Mancini. Ma non si escludono colpi di scena con l'arrivo di Frank de Boer (che piace molto a Thohir) o il sogno Diego Pablo Simeone, magari spinto proprio dai cinesi.

Mancini chiede un difensore centrale, un terzino, un centrocampista (il sogno è Yaya Touré) e un esterno. Quanto alle partenze, si potrebbe cedere alla tentazione di vendere i giocatori più valutati: Handanovic, Brozovic e Murillo.

Per il Milan una cordata cinese

Veniamo ora al Milan. Saltata ormai da tempo la trattativa con Mr Bee e sfumato il sogno di Berlusconi di cedere il suo amato club a una cordata tutta italiana (nessuno si è fatto concretamente avanti), anche per i rossoneri si profila l'arrivo dei cinesi.

Una cordata che anche in questo caso vorrebbe il 70% del club. La cordata rappresentata da Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff si è presa altro tempo al fine di informare nel dettaglio i 7-8 imprenditori che ne fanno parte. Dunque, anche qui si parla di fine giugno.

Cosa cambierebbe invece tecnicamente per il Milan

Berlusconi vuole delle garanzie sugli investimenti, mentre per quanto concerne la panchina, se tutto dovesse saltare, resterebbe Brocchi e si punterebbe molto sui giovani e su giocatori meno blasonati (stile Leicester). Altrimenti, in caso di arrivo dei cinesi, potrebbero esserci molte novità tecniche. Dunque, tra meno di un mese sapremo la verità definitiva per entrambe le trattative.