Gli States volano in semifinale e rendono grazie al loro inossidabile perno. Clint Dempsey è ancora protagonista in questa Copa America del Centenario. Con un gol ed un assist trascina i padroni di casa al penultimo, un appuntamento che gli statunitensi avevano centrato in occasione della loro partecipazione straordinaria al massimo trofeo sudamericano per nazioni nel 1995. L'Ecuador disputa una gara discreta ma si deve arrendere dinanzi alla "fame" mostrata dagli uomini di Jurgen Klinsmann. Per Dempsey è la rete nr. 52 in 128 gare con la maglia a stelle e strisce.

Primo tempo di marca statunitense

Non ci saranno fuoriclasse dai piedi fatati ma la squadra allenata dal tecnico tedesco, ex attaccante dell'Inter, corre tantissimo e non spreca mai un pallone. Alla prima vera occasione gli Stati Uniti passano in vantaggio: al 21' Jones raccoglie un assist di Wood e crossa per Dempsey che di testa supera abilmente Dominguez facendo esplodere il pubblico di Seattle. L'esperto attaccante gioca nel suo stadio (milita nei Seattle Sounders, ndr) ed è letteralmente scatenato: al 26' fa tutto da solo e conclude con una staffilata mancina che viene parata dal portiere ecuadoriano mentre al 42' innesca Bedoya solo davanti a Dominguez che spreca tutto tirando debolmente addosso all'estremo difensore.

L'Ecuador si fa vivo per la prima volta dalle parti di Guzan in pieno recupero con un tentativo di Arroyo.

Zardes confeziona il trionfo

Ad inizio ripresa, dopo 7', entrambe le formazioni restano in dieci: l'arbitro espelle Jones ed Antonio Valencia, protagonisti di una penosa rissa. Gli Stati Uniti continuano a fare la partita ed al 19' raddoppiano: sempre Dempsey parte palla al piede, si libera di due avversari e lascia partire un sinistro rasoterra sul secondo palo sul quale interviene Zardes per il tap-in che vale il 2-0.

Gli ecuadoriani a questo punto alzano il baricentro ed iniziano rabbiosamente ad attaccare, una pressione che raccoglie i frutti al 28' con Arroyo che accorcia le distanze sugli sviluppi di un calcio di punizione. Ora gli uomini di Klinsmann soffrono e l'Ecuador va vicinissimo al gol del pareggio in due occasioni nello spazio di 4', dal 31' al 35', quando Enner Valencia non riesce a centrare la porta di testa da posizione vantaggiosa.

Alla fine la formazione sudamericana perde anche il proprio CT, Gustavo Quinteros viene cacciato dopo alcune frasi irriguardose rivolte al direttore di gara.

USA-Ecuador 2-1, il tabellino

USA (4-4-2): Guzan; Johnson, Cameron, Brooks, Besler; Zardes (45' st+2' Bimbaum), Jones, Bradley, Bedoya (35' st. Zusi), Dempsey (29' st. Beckerman), Wood. All. Klinsmann

Ecuador (4-2-3-1): Dominguez; Paredes (36' st. J. Ayovì), Mina, Erazo, W. Ayovì; Noboda (16' st. Galibor), Gruezo (26' st. Ramirez); A. Valencia, Arroyo, Montero; E. Valencia. All. Quinteros

Arbitro: Roldan (Colombia)

Reti: 21' Dempsey (U), 19' st. Zardes (U), 28' st. Arroyo (E)