L'anticamera del closing, e cioè il contratto preliminare con la cordata cinese, era in programma quasi due mesi fa. A inizio Luglio, Silvio Berlusconi in persona aveva dato per fatta la cessione del Milan. Ma il generale Agosto, inflessibile nella sua ritualità, richiama tutti all'ordine. Il solito miraggio cinese sta svanendo se non è già svanito, il mercato rossonero è bloccato e se non interviene il presidente rischia di rimanere bloccato sine die.

Le opzioni Bacca e De Sciglio

Nei mesi primaverili si era parlato di possibili offerte per alcuni giocatori del Milan come Bonaventura, come Romagnoli e Niang.

Sempre nei mesi scorsi sembrava che a Carlos Bacca bastasse fare un fischio per trovare una nuova squadra e accasarsi, mentre Mattia De Sciglio navigava nel mare della assoluta normalità tecnica e della difficoltà psicologica. Oggi lo scenario è totalmente diverso. Di offerte per i primi tre nessuna. Bacca non vuole la Cina e nemmeno il West Ham perché vuol giocare la Champions League ma li le bandierine del Risiko sono già state tutte fissate. De Sciglio si guarda in giro ma il Napoli valuta profili meno costosi del suo vedi Santon poi naufragato, mentre da Liverpool e Juventus finora solo titoli di giornale e nulla più. Quindi, mercato bloccato.

Milan, già 2 occasioni perse

Il labirinto di voci sul mancato accordo preliminare con i Cinesi, il palleggio di responsabilità su chi dovesse effettivamente pagare i conti del mercato ha bloccato già due operazioni.

Il Milan era già alle firme con Marco Pjaca ma la mancanza di risorse pronte subito ha spinto il croato alla Juventus, mentre il difensore Musacchio non è ancora del tutto perso ma quasi, mentre Zielinski è ormai al Napoli. Ma a proposito: un anno fa Mancini chiama Kondogbia e Milan beffato; quest'estate Mandzukic chiama Pjaca, Milik chiama Zielinski e i il Milan ne fa ancora le spese.

Ma del Milan e per il Milan non chiama mai nessuno?

Silvio pensaci tu

Ecco perché, per tutti questi motivi, il mercato del Milan può essere sbloccato solo da Silvio Berlusconi. Un suo ritorno in campo, con qualche decina di milioni senza bisogno delle esagerazioni degli sceicchi, rispedirebbe al mittente tante articolesse sulla fine di un era e sul Milan cinese.