La storia importante, più che decennale, fra Conte e la Juventus non è paragonabile a quella di nove mesi abbondanti fra Mihajlovic e il Milan, ma i due addii sono stati così forti che l'ultima parola non è ancora stata detta. E qualche attrito e una possibile rivincita sono dietro l'angolo.

Conte niente Juventus, Matic resta qui

La Juventus è alla ricerca di un centrocampista dopo la storica cessione di Pogba. La squadra bianconera ha indirizzato inizialmente lo sguardo sul Paris Saint Germain, ma sul conto di Matuidi e di Rabiot ci sono state due chiusure da parte del presidente Al Khelaifi.

Come un anno fa è stata poi la volta del belga Axel Witsel che però sul più bello si è negato, dichiarando di voler rimanere ancora un anno allo Zenit San Pietroburgo.

Ecco allora che proprio negli ultimi giorni ci sono state delle strizzate d'occhio, da parte di emissari bianconeri, nei confronti di Nemanja Matic, centrocampista serbo del Chelsea di Antonio Conte. Ed è stato in questa circostanza che è scattato un clima negativo, lo stesso che esisteva tra il tecnico salentino e la Juventus nei suoi due anni di guida tecnica della Nazionale italiana. Conte ha parlato subito con Matic e lo ha tolto dal mercato. Per la Juventus punto e a capo sul tema del proprio acquisto a centrocampo.

Mihajlovic: Milan, sto arrivando

Il Torino è una delle poche squadre italiane a non aver perso nemmeno un' amichevole nel corso dell'estate di precampionato. E a Milanello sanno perfettamente che domenica 21 Agosto a San Siro, per la prima di Campionato, arriverà un Torino caricato all' inverosimile da Sinisa Mihajlovic. L'allenatore serbo, rispettato dai giocatori ma criticato dal presidente, aveva in mano un Milan in Europa e ora lo ritrova fuori.

Ma Sinisa vuole farsi valere e nella gara di Coppa Italia che disputerà domani in casa contro la Pro Vercelli dell'ex tecnico giovanile granata Moreno Longo, vuole già iniziare a vedere lo spirito e la condizione che saranno utili al Toro nella gara di San Siro contro i rossoneri. È in quella occasione che Mihajlovic chiederà a Ljajic e compagni una grande partita, intensa e orgogliosa.