Certo, le aspettative erano ben diverse, magari si pensava a una vittoria del Napoli ma con un sapore diverso. Invece è stata una partita rocambolesca, strana, con un finale assurdo per i rossoneri, tra espulsioni e un vero e proprio suicido di gruppo. Limiti consistenti nella squadra rossonera si erano notati anche nella partita con il Torino, dove al vantaggio per 3 a 1 il Milan con la vittoria già in tasca stava rischiando di portare a casa solo un punticino, ma lì era stato il mitico quanto giovane Donnarumma a fare il miracolo, che stasera non si è di certo ripetuto, e non per colpa sua.
Sei goal e due espulsioni
Il Milan parte bene e fino al primo goal dei partenopei sembra in buona forma. Poi dopo poco più di un quarto d'ora dal fischio d'inizio, comincia ad arrancare. Il Napoline approfitta e al 18° segna il primo goal con il neo-acquisto Milik, centravanti della nazionale polacca.
La partita procede senza situazioni particolari ma al 35° sempre Milik porta al raddoppio i partenopei, che a quel punto sembrano aver messo ormai in cassaforte il risultato. Nel secondo tempo però i rossoneri sembrano tornati in buona forma e al 51° con una grande azione di Niang rientrano in partita. Un minuto dopo viene espulso l'allenatore del Napoli per proteste e al 55° un gran goal di Suso permette ai rossoneri di agguantare il pareggio.
Per il Napoli parrebbe notte fonda. Il Milan comincia a dar segni di addormentamento, poi dopo un po' sembra ridestarsi, ma alla fine scatta la fase-suicidio, e così il Napoli ne approfitta, non trovando davanti una squadra ma un gruppo scompaginato di persone che sembrano davvero brancolare nel buio. Al 74° i partenopei tornano in vantaggio con goal di Callejon e il clima si fa teso, così che il Milanun minuto dopo è in dieci per l'espulsione di Kucka che insultando l'arbitro va a prendersi un rosso diretto, poi all'88° tocca a Niang uscire, stavolta però per somma di ammonizioni. I rossoneri rimangono così in nove e al quarto minuto di recupero Callejon sigilla la partita sul 4 a 2.