Non c'è pace per Icardi! La contestazione non si è fermata ai fischi e agli striscioni a S.Siro durante la gara odierna tra Inter e Cagliari. Infatti, un gruppo di supporters nerazzurri (circa una quarantina di unità), si è recata sotto l'abitazione dell'argentino e ha minacciato il cannoniere di Rosario. Presa di mira anche la sua autovettura. A scongiurare che la situazione precipitasse, ci ha pensato il portiere del palazzo in cui abita il fuoriclasse argentino che pare lo abbia difeso armi in pugno. A raccontare i dettagli della vicenda su La7 Gold è stato l'ex calciatore Massimo Brambati che abita nello stesso condominio di Icardi.

Da dove nasce lo scontro tra Icardi e la Curva Nord

La situazione si era fatta allarmante già da questa mattina, quando la Curva Nord aveva emesso un durissimo comunicato nei confronti di Icardi. Il calciatore sarebbe reo di aver apostrofato in maniera poco ortodossa una frangia di tifosi nella sua autobiografia per averlo fortemente contestato durante la gara contro il Sassuolo della passata stagione. Per questa ragione, gli ultras avevano espresso il fervente desiderio che Icardi abbandonasse la fascia di capitano non essendone più, a loro parere, meritevole.

Il clima si era fatto incandescente ed Icardi aveva pensato bene di rispondere con un messaggio di scuse ai propri sostenitori, nel tentativo di acquietare gli animi.

Missione fallita. Nella gara persa malamente contro il Cagliari per 2-1 - con Frank DeBoer che è finito sulla graticola - la Curva Nord non ha mancato di far sentire il proprio dissenso con cori e striscioni inequivocabili. C'è da dire che, dalle tribune, qualcuno ha provato a zittire gli ultras sostenendo il capitano nerazzurro, ma senza troppo successo.

Sino a questo clamoroso, triste epilogo.

Dopo la querelle con la Curva Nord, c'è ancora spazio per Icardi all'Inter?

Difficile accordare una risposta univoca a questa domanda. Certo è che bisognerà ricorrere ai ripari, in un modo o nell'altro. Nel dopo-gara la dirigenza ha preferito il silenzio, con il solo DeBoer a commentare che il caso Icardi sarebbe stato oggetto di discussione della giornata di domani.

Solo Javier Zanetti, qualche ora prima, aveva espresso solidarietà alla Curva Nord, sostenendo che i tifosi dell'Inter meritano rispetto e che sarebbero stati presi provvedimenti contro il comportamento di Icardi. Un po' di fastidio lo ha palesato anche Ausilio, ma senza entrare nel merito della questione a piene mani. Ora, dopo un fresco rinnovo di contratto, la domanda è: può Icardi restare all'Inter dopo questa situazione? Il mercato di gennaio è alle porte e, non si riuscisse a ricucire lo strappo con gli ultras, sarebbe complicato pensare ad una permanenza del campione di Rosario in nerazzurro. Potrebbe aprirsi qualche clamoroso scenario di mercato per lui? Di certo gli estimatori non gli mancano: lo sanno bene i tifosi della Juventus e del Napoli che, in estate, hanno sognato di vedere Icardi con le loro casacche indosso.

Ma, allo stato attuale dei fatti, appare davvero troppo prematuro addentrarsi in queste disquisizioni. Il tentativo di riconciliare la situazione sarà fatto perché Icardi è un patrimonio sia tecnico che patrimoniale per l'Inter. Non si dovesse riuscire a districare questa matassa, però, tutto diventerebbe possibile.