Una vittoria arrivata allo scadere con la solita tenacia dei giocatori bianconeri: la Vecchia Signora non si smentisce mai e giunge ad un risultato insperato a giudicare dagli eventi sul campo. Non brilla la squadra di Allegri, complice anche l'esclusione di Cuadrado dagli undici iniziali: ancora una volta un'imperfezione nella scelta della formazione. Cuadrado insieme ad Alex Sandro possiede quelle doti tecniche in grado di mettere in difficoltà gli avversari: dribbling secco e velocità li contraddistinguono e dovrebbero essere le armi migliori da utilizzare sulle fasce.

Ma Allegri si sa, non è un allenatore cui piace osare: Khedira, in una delle sue giornate poco limpide, viene schierato a centrocampo per murare il Lione.

Eppure la squadra francese possiede qualità notevoli tali da impensierire Buffon con le incursioni di Lacazette. L'arbitraggio non è il massimo - mancata espulsione per un pugno tirato a Pjanic, fallo su Higuain da ultimo uomo, una caterva di calci a Dybala - e il top viene raggiunto quando in una normalissima mischia in area, viene fischiato un calcio di rigore. Buffon però è impeccabile e para il tiro: è soltanto uno dei tanti miracoli della serata.

La Juventus non ingrana: non riesce a sfruttare le fasce, finché dopo l'espulsione di Lemina per doppia ammonizione, Allegri decide finalmente di fare entrare Cuadrado.

I bianconeri si rendono sempre più pericolosi di fronte ad un Lione addormentato che non ringhia più, quasi accontentandosi del pareggio o di una tranquilla gestione del possesso palla. Eppure, è il grande Higuain, sacrificatosi ottimamente in fase di difesa, a suggerire un ottimo assist per l'inizio del contropiede juventino: servito Cuadrado sulla fascia destra, il colombiano non delude le aspettative.

Doppio, triplo passo mentre scarica una bomba sul primo palo: Lopez incredulo, e Juventus in vantaggio. La Vecchia Signora sembra non aver avvertito l'uomo in meno: sfiora più volte il raddoppio, ma ormai l'impresa è riuscita. La Champions si fa più viva!