Tra il rigore sbagliato nei quarti dell'Europeo contro la Germania e le difficoltà di ambientamento in Inghilterra, gli ultimi mesi non sono certo stati facili per Simone Zaza, attaccante ex-Juve trasferitosiai londinesi del West Ham con la formula del prestito con diritto di riscatto. A quanto pare, per il bomber lucano le cose potrebbero persino peggiorare: secondo indiscrezioni riportate dal sito britannico Sky Sports e dal Daily Star, gli "Hammers" potrebbero tenere il giocatore in panchina fino al termine della stagione per non fargli raggiungere le 10 presenze che farebbero scattare l'obbligo diriscatto, fissato a 20 milioni di euro.

Anche per questo Zaza èattualmente al centro di voci di mercato che lo vogliono lontano da Londra: l'ipotesi di un ritorno alla Juventus, a gennaio o a fine stagione, non sembra quindi più fantacalcio ma una "normale" storia di Calciomercato.

Non sarebbe la prima volta

Non sarebbe del resto la prima volta che questo avviene: ad esempio, a fine 2015 Stephan El Shaarawy aveva collezionato 24 presenze con la maglia del Monaco, ma i dirigenti monegaschicomunicarono al Milan che da lì al termine della stagione il "Faraone" non sarebbe più sceso in campo per evitare di far scattare l'obbligo di riscatto, che si sarebbe "attivato" alla venticinquesima presenza. La storia potrebbe ora ripetersi con Zaza che, volendo usare un eufemismo, non ha ancora convinto l'ambiente del West Ham.

I tifosi gli danno addosso

Con la maglia degli Hammers, Zaza ha finora giocato cinque partite per un totale di 346 minuti, nel corso dei quali non ha mai trovato la via della rete. Nonostante sia stato in campo per relativamente poco tempo, i tifosi londinesi lo stanno aspramente criticando: come potete vedere dalla raccolta di tweet qui sotto, c'è addirittura chi pensa che l'ex-juventino potrebbe essere "il peggiore flop di tutti i tempi".

'Gli serve tempo', spiega l'allenatore degli Hammers

Ad ogni modo, Zaza può certamente sentirsi più tranquillo per il fatto che il partito di chi lo difende includa anche il suo allenatore, Slaven Bilic, che tira in ballo anche un illustre paragone per spiegare le difficoltà dell'italiano: "È decisamente un buon giocatore arrivato da un grande club in un nuovo paese.

I nuovi giocatori hanno bisogno di tempo. Se guardiamo al passato, pensiamo a Bergkamp: di quanto ha avuto bisogno, un anno? Il problema, piuttosto comune anche con i migliori giocatori che arrivano dall'estero, è che gli serve tempo. Inoltre, Zaza non era un titolare fisso alla Juventus e non aveva la forma-partita. A volte serve del tempo, e sfortunatamente noi non abbiamo quel tempo".