L’Inter fallisce l’ennesimo esame della rinascita: Cagliari corsaro a San Siro batte i nerazzurri per 2-1. Un risultato che sta addirittura stretto agli uomini di Rastelli, che si dimostrano più squadra e reggono al meglio la partita. Melchiorri mattatore con un gol e mezzo (è stato decisivo sull’autogol di Handanovic), è la faccia della favola del Cagliari che, come due anni fa, vince a San Siro.

La cronaca

Inizio come al solito lento dell’Inter, che si rende protagonista del solito possesso palla sterile. I nerazzurri provano a concentrare il gioco sugli esterni, con Candreva e Perisic chiamati a dare la superiorità numerica nella zona offensiva.

Icardi, fischiatissimo da gran parte dello stadio per lo scontro con la Curva Nord, tenta i soliti movimenti, ma al 15esimo Storari ha ancora i guantoni puliti. Il Cagliari sfiora il vantaggio, Pisacane lomanca per un pelo. Sui piedi di Candreva (Fonte foto FC Internazionale)capita l’occasione dell’1-0, ma l’ex Lazio al volo non inquadra lo specchio della porta. I sardi difendono con ordine, complice una manovra non proprio brillante della compagine di casa. Candreva al 20esimo prova lo spunto, salta due uomini ma sbaglia il cross, regalandolo a Storari. Quattro minuti più tardi l’episodio che può cambiare la partita: manata di Bruno Alves su Icardi, l’arbitro fa prima proseguire, poi su segnalazione del giudice di porta Rizzoli assegna il penalty.

Icardi, in un clima abbastanza surreale e tra tanti fischi, calcia fuori.

La scossa tenta di darla Joao Mario con un tiro al volo che però termina fuori. Gli esterni nerazzurri sembrano gli unici in grado di inserire la marcia decisiva, ma i difensori sardi fanno buona guardia e spazzano via i tentativi nerazzurri. Succede poco e nulla fino al fischio finale di un primo tempo non entusiasmante.

Il secondo tempo si apre con un forcing del Cagliari che si accorge delle difficoltà nerazzurre: i sardi ci provano con decisione e trovano in opposizione uno strepitoso Handanovic. Al nono gol annullato a Pisacane per un evidente fuorigioco. Nel momento più difficile, l’Inter trova il vantaggio: cross basso di Perisic per l’inserimento di Joao Mario, primo tentativo parato da Storari, ma sul tap-in in scivolata del portoghese nulla può il portiere sardo.

E’ il primo gol in maglia nerazzurra per Joao Mario. Il Cagliari reagisce immediatamente, Handanovic è miracoloso su Di Gennaro e l’Inter sembra distendersi incredibilmente subito dopo il gol. Entra Borriello per il Cagliari, Gnoukouri per l’Inter che sostituisce uno spento Banega. Icardi ha stavolta sulla testa la chance per il doppio vantaggio, ma la spreca e conferma la sua domenica negativa. Gol sbagliato, gol subìto: questa legge ancora una volta condanna l’Inter. Il Cagliari trova la rete del pareggio dopo un’azione confusa: Melchiorri è il più abile in area di rigore e sfrutta un rimpallo, siglando l’1-1 e costringendo l’Inter a ricominciare. De Boer richiama in panchina Candreva per inserire Eder, ma sono i sardi a tenere in mano il pallino del gioco.

Ci prova Perisic con un’azione personale, Storari è attento. L’Inter non riesce a creare occasioni da gol, De Boer sostituisce Ansaldi con Jovetic, decisione questa incomprensibile dopo i ‘guai’ fatti dal montenegrino contro la Roma. Gabigol, magari, poteva fare molto meglio rispetto al collega. Il cambio di modulo imposta da De Boer (un insolito 3-4-3), sconvolge la squadra e il Cagliari trova il gol del 2-1: Handanovic sbaglia l’uscita su corner, la palla arriva a Melchiorri che rimette in mezzo e il portiere sloveno devia nella sua porta, non riuscendo a respingerla fuori. Per l’Inter è notte fonda, la squadra di Rastelli rischia di dilagare con Borriello e Isla, ma Handanovic salva. Il tentativo timido di testa di Eder è troppo poco: l’Inter fa un’altra brutta figura davanti al suo pubblico. Si salvano solo Joao Mario, Medel, Miranda e Handanovic, mentre per De Boer il tempo sta seriamente scadendo.