Gianluca Lapadula veniva deriso dagli avversari nel corso dell'estate. Attraverso di lui, veniva snobbato e criticato il Milan. I nove milioni che Sivlio Berlusconi e Adriano Galliani avevano deciso di investire nei suoi confronti, per portarlo al Milan, sembravano un azzardo nella migliore delle ipotesi, una eresia nella peggiore. E invece, nel momento a forte e maggiore rischio di involuzione del girone d'andata del Milan con il baldanzoso Palermo che aveva raggiunto la parità, ecco il gol, il guizzo, il colpo di tacco vincente pensato e voluto dall'attaccante di padre pugliese e di madre peruviana.

Milan ok in trasferta con Lapadula: non è un caso

O parte dall'inizio e sfianca gli avversari, oppure entra a gara in corso e risolve. Ormai tre indizi fanno una prova. Le ultime tre vittorie in trasferta del Milan sono arrivate nel segno di Lapadula. A Genova contro la Sampdoria e a Verona contro il Chievo ha giocato dal primo minuto, ha sfiancato gli avversari e ha preparato il terreno sia per i gol di Bacca che per le due vittorie rossonere. Il terzo successo è arrivato oggi a Palermo: proprio dopo l'uscita di Bacca, il Milan è tornato pericoloso. Dopo tre nette occasioni per Suso successive al pareggio del Palermo, la quarta conclusione dello spagnolo è stata corretta in porta da un colpo di tacco feroce e gentile al tempo stesso dell'ex attaccante pescarese.

Il Pescara affonda e Lapadula esplode: il crocevia della domenica

Un po' tutti avevano rimproverato Lapadula. Ma perchè è andato al Milan, non gioca mai, all'esordio in Serie A doveva scegliere una piazza diversa. E poi ancora, non contenti: sicuramente a Gennaio partirà, sicuramente tornerà al Pescara. E invece con fame, con professionalità, con testardaggine, Lapadula è rimasto rossonero.

Con caparbietà e con una spasmodica attesa dell'attimo buono. Che a Palermo è arrivato. In estate ha dovuto debellare una fastidiosissima fascite plantare. Ma alla fine ha avuto ragione lui, proprio nella domenica dello sprofondo Pescara. Resto al Milan, mi prendo il Milan, ribatte Lapadula: è la legge del gol, la legge dello sport.