Il Milan ha intenzione di sfoltire la rosa nella prossima sessione di Calciomercato invernale; ci sono infatti dei giocatori che non rientrano più nei piani del tecnico rossonero Vincenzo Montella. Gli indiziati principali a lasciare il Milan a gennaio sono Keisuke Honda, Luiz Adriano, Josè Sosa e Carlos Bacca. Il giapponese è chiuso da Suso, giocatore che sta disputando una stagione straordinaria (tanto da attirare l'interesse di Atletico Madrid e Borussia Dortmund) e che è considerato ormai una pedina insostituibile da Montella. Luiz Adriano non è mai stato utilizzato, dato che gli viene preferito Gianluca Lapadula; stesso discorso vale per Sosa, che è chiuso da Locatelli, Kucka e Bonaventura.
Bacca, invece, ha un pessimo rapporto con il tecnico rossonero; i due hanno avuto vari screzi, dunque l'attaccante colombiano potrebbe partire già a gennaio. Ecco tutti i dettagli delle ultime indiscrezioni sul calciomercato del Milan.
Milan, vicine quattro cessioni: la situazione
A gennaio dovrebbero lasciare il Milan quattro giocatori: Luiz Adriano, Keisuke Honda, Josè Sosa e Carlos Bacca. Sull'attaccante brasiliano ci sono il Flamengo e il Siviglia, come riporta il noto sito di calciomercato "Goal.com". Inoltre, per Luiz Adriano alcuni club russi e turchi sono disposti a mettere sul piatto delle cifre molto interessanti. Luiz Adriano non ha spazio al Milan di Montella e ha già espresso il desiderio di lasciare il club rossonero.
Alto sicuro partente è Keisuke Honda; sull'ex centrocampista del Cska Mosca è molto forte l'interesse di alcune squadre della Major League Soccer e del campionato cinese. Il suo contratto scadrà a giugno del 2017, quindi il Milan dovrà assolutamente venderlo nella prossima sessione di calciomercato invernale per non perderlo a costo zero.
Josè Sosa è invece molto vicino al ritorno in Turchia, dato che su di lui ci sono Besiktas, Galatasaray e Fenerbahce. Infine, Carlos Bacca potrebbe tornare al Siviglia; sull'attaccante colombiano, comunque, continua ad essere nel mirino del Paris Saint Germain di Unai Emery.
