Il Milan di Vincenzo Montella vola al secondo posto in classifica insieme alla Roma di Luciano Spalletti e sgranocchia tre punti ad una pessima Juventus che cade a Marassi con un super Genoa trionfante grazie alla doppietta del 'Cholito' Giovanni Simeone e al gol di Rigoni. Per i rossoneri, a questo punto, la zona Champions League è un sogno lecito soprattutto se l'undici dell'aeroplanino continuerà su questa strada. A gennaio, è inevitabile dirlo, la rosa di Montella avrà bisogno di qualche rinforzo importante in tutti i reparti: spesso i sostituti dei titolarissimi non sono stati all'altezza della situazione.
Il Calciomercato del Milan, però, dipenderà anche dalla situazione societaria. Negli ultimi giorni sono aumentati i dubbi sulla buona riuscita della trattativa che porterà la società di via Aldo Rossi in mani cinesi.
Il piano B di Berlusconi
Silvio berlusconi più volte si è lasciato sfuggire il rammarico per la cessione del Milan, vera e propria questione di cuore per il patron rossonero. Se il passaggio del Milan alla Sino-Europe Sports dovesse naufragare, il presidente Berlusconi sarebbe pronto a riprendersi la squadra e lanciare il piano B. Il progetto sportivo lanciato proprio da Adriano Galliani e Silvio Berlusconi sarebbe rivisitato e spinto definitivamente al massimo. L'idea del numero uno di via Aldo Rossi è quella di acquistare due-tre elementi giovani che tanto stanno facendo bene in Serie A.
Nell'immaginario di Berlusconi il nuovo Milan avrebbe al massimo tre stranieri. Tra i calciatori individuati ci sarebbero tre gioielli dell'Atalanta dei miracoli di Giampiero Gasperini: Roberto Gagliardini, il difensore Mattia Caldara e l'esterno Andrea Conti. Nell'ipotetico 4-3-1-2 sognato dal patron rossonero ci sarebbe anche il grande colpo della prossima estate: Andrea Belotti.
Insomma, un piano B niente male e molto affascinante che tutti approverebbero, tifosi compresi. Mancano ormai poche settimane e il destino del Milan sarà più chiaro. Al momento c'è una sola certezza: Silvio Berlusconi si riprenderebbe ben volentieri il suo Milan.