Si ferma la Serie A per lasciare spazio alle Nazionali, ma le dichiarazioni al veleno sembrano non finire mai. Questa volta è il turno di Kalidou Koulibaly e José Maria Callejon che non riescono a trattenersi quando viene tirato in ballo il discorso Higuain. Lo spagnolo ai microfoni di Onda Cerio (radio spagnola) parla del trasferimento del Pipita alla Juventus spiegando come sia difficile per una tifoseria passionale come quella napoletana accettare un'operazione di mercato come quella che ha visto protagonista l'argentino.

Callejon spiega quanto i tifosi del Napoli siano legati ai propri beniamini e alla maglia e quanto lui sia ancora legato, nonostante tutto, al Pipita.

L'esterno d'attacco del formazione di mister Maurizio Sarri ha poi commentato il suo soddisfacente inizio di stagione in maglia azzurra mostrando estrema felicità per il momento che sta vivendo in ambito professionale e personale. Da quando è in Italia, spiega José, è cambiato e migliorato molto anche in fase difensiva riuscendo, quindi, a ritagliarsi un posto in Nazionale.

Il difensore senegalese in un'intervista a So Foot usa sicuramente parole meno al miele rispetto al compagno di squadra in maglia numero 7 e vive l'addio di Higuain come un vero e proprio tradimento perché l'attaccante è andato via senza dire nulla accettando un'offerta che lui non avrebbe mai accettato. I due in modi molto formali e con frasi da veri professionisti hanno fatto capire quanto la ferita lasciata da Higuain sia ancora profonda soprattutto ora che i due attaccanti della formazione partenopea, Arkadiusz Milik e Manolo Gabbiadini, sono fermi ai box.

Koulibaly e Callejon sono stati il megafono delle voci del popolo napoletano che difficilmente dimentica, ma ora bisogna cambiare pagina e non tornare più sull'argomento perché ora il Napoli deve mettere testa e cuore in campionato e Champions League per dimostrare che anche senza il Pipita questa squadra può volare alto. Intanto Sarri può tornare a sorridere per l'imminente rientro di Raul Albiol fermato da un problema muscolare rimediato contro il Benfica.