Quando si affrontano non può mai essere una sfida come le altre. Josè Mourinho e Arsène Wenger si scontrano oramai da più di dieci anni e la loro rivalità va aumentando di puntate e clamore mediatico con il passare del tempo. Manchester United e Arsenal sono due super potenze inglesi, la prima cerca di ritrovarsi dopo alcuni anni bui mentre la squadra londinese è l'eterna incompiuta, la squadra sempre ricca di talenti ma mai cosi forte mentalmente. I due tecnici si lanciano spesso in dichiarazioni al vetriolo e le loro sfide partono sempre prima del match anche se il tecnico portoghese ha chiesto rispetto essendo loro i tecnici più vincenti d'Inghilterra degli ultimi quindici anni dopo Sir Alex Ferguson.

Lo special one

Jose Mourinho con il suo Chelsea ha affrontato il rivale in tutte le competizioni inglesi e nonostante i due non si sopportino proprio, lo Special One a spezzato una lancia a favore del francese: "E' alla guida dell'Arsenal da tanti anni ed ha portato la squadra ad ottimi livelli, questo gli va dato merito, poi insieme a me ed a Alex (Ferguson) è il più vincente degli ultimi anni. Voi giornalisti però rispettate molto lui e non me", ha concluso il portoghese. Josè Mourinho non ha iniziato nel migliore dei modi la sua carriera a Manchester avendo grossi problemi sia in Premier League che in Europa League

Diplomatico Wenger

Il tecnico francese sa benissimo (un po' come tutti i suoi colleghi) che non può mettere la sfida sulla parola essendo Mourinho un esperto in questo ed usa una linea molto leggera: "Le nostre sfide passate sono state caricate molto da voi giornalisti ma almeno da parte mia l'ho sempre vissute in modo molto tranquillo.

Lui è un grande allenatore e questa è Manchester-Arsenal e no Mourinho-Wenger" a chiosato il transalpino.

Caso Rooney

In questi giorni si è parlato tantissimo del caso Rooney-nazionale ma per l'allenatore dei Diavoli Rossi non è un grande problema, visto che non è lui il tecnico della nazionale. Il giocatore è stato trovato ubriaco dopo la partita di mercoledì e per il momento non è stato punito né dalla nazionale né tanto meno dal club.

Wenger dal canto suo trova in Rooney un avversario molto pericoloso: "A volte ritornare dalla nazionale può avere effetti positivi per un giocatore e con l'esperienza che ha Wayne potrebbe crearci problemi", ha concluso il tecnico francese alla guida dei Gunners dal 1996.