Mauro Icardi si ritrova a sfidare la sua bestia nera, il Milan, a cui non è riuscito mai a segnare. “Non sento alcuna pressione – rivela il capitano dell’Inter – non importa chi tra i nostri sarà il marcatore, quello che conta è portare a casa i tre punti”. L’argentino concorda con quanto dichiarato da Stefano Pioli: domenica bisognerà tirare fuori l’orgoglio nerazzurro, orgoglio che però la squadra dovrà mostrare in tutte le partite da qui in avanti. L’attaccante sa bene che l’Inter contro i rossoneri si giocherà l’opportunità di riacciuffare la “zona Champions” e che quindi, al di là di tutte le implicazioni che porta la stracittadina, è fondamentale vincere per non perdere definitivamente questo treno.

L’approccio di Pioli

Icardi si rende conto che è arrivato il momento, anche per i giocatori, di prendersi le proprie responsabilità: Pioli è appena arrivato ed ha avuto pochi giorni per familiarizzare con una squadra a ranghi ridotti, per gli impegni dei 13 convocati nelle rispettive nazionali. Ma il capitano dell'Inter rassicura: “Anche se in pochi, ci siamo allenati bene”. Icardi spiega com’è andata: con un mister nuovo ciascun giocatore vuol farsi notare, ma Pioli è stato in grado di dare fiducia a tutti. In particolare Maurito è rimasto impressionato dalla voglia del nuovo allenatore di comunicare, di trasmettere fin da subito quanto più possibile alla squadra. E in questa dichiarazione non è difficile leggere una velata critica alla gestione di Frank De Boer, da più giocatori accusato di essere poco comprensibile.

Pregi e difetti di De Boer

Ma Icardi si schernisce: “Ho detto che ci voleva un tecnico italiano, non per andare contro il mister precedente, ma perché non possiamo ricominciare tutto da zero in questo periodo dell’anno: serviva qualcuno che conoscesse bene il nostro campionato”. Quanto a De Boer, il giocatore ammette le difficoltà per l’olandese, arrivato pochi giorni prima dell’inizio della stagione ad allenare ragazzi che non conosceva.

Ma l’attaccante gli riconosce di aver trasmesso alla squadra la voglia di cambiare, di creare un gruppo affiatato, portando innovazioni tattiche che anche Pioli è intenzionato a sfruttare, come la partecipazione di più giocatori alla fase di attacco. Quindi, in attesa di una chiamata dalla nazionale argentina che sembra sempre più probabile, Icardi spera di poter regalare ai tifosi interisti un bel derby, pensando però più all’interesse della squadra che al suo primato tra i cannonieri in serie a.