Tite nella storia della selecao. Sei vittorie consecutive nelle gare di qualificazione alla Coppa del Mondo le aveva ottenute soltanto Joao Saldanha nel 1969, nel torneo di accesso ai Mondiali messicani dell'anno successivo. Lo squadrone di Pelé, Jairzinho, Rivelino e Gerson aveva fatto bottino pieno nel proprio girone ma Saldanha sarebbe stato poi sollevato dall'incarico per motivi 'politici', viste le sue dichiarate idee marxiste in un'epoca in cui nel Paese era al governo l'estrema destra. Per Tite invece la possibilità di allungare la striscia positiva il prossimo anno, nel rush finale che porterà direttamente a Russia 2018.

Intanto il Brasile si gode la sesta perla, il successo per 2-0 in Perù con il quale prende il largo in classifica. Ma la 12^ giornata, l'ultima del 2016 del girone sudamericano di qualificazione ai Mondiali, è importante soprattutto per la resurrezione dell'Argentina che, dopo due sconfitte consecutive, batte nettamente la Colombia e si riporta in piena corsa.

Verdeoro inarrestabili con Gabriel Jesus

Reduci dal trionfale 3-0 ai danni dell'Argentina, i verdeoro hanno giocato un match tatticamente impeccabile in quel di Lima contro un Perù che veniva dalla roboante vittoria in Paraguay. Dopo un primo tempo a reti bianche, in cui ad onor del vero erano stati i padroni di casa a sfiorare il gol con un palo colpito da Carrillo, il Brasile si è portato in vantaggio al 12' della ripresa con Gabriel Jesus che ha approfittato di un rimpallo favorevole dopo una travolgente azione di Coutinho ed ha insaccato appena dentro l'area con un imprendibile destro.

Per il giovane talento del Palmeiras che a gennaio passerà al Manchester City, si tratta del quinto gol in sei gare con la selecao. Al 33' inoltre, lo stesso Gabriel Jesus ha servito a Renato Augusto l'assist del raddoppio. Il Brasile va dunque in fuga in vetta al girone, complice la secca sconfitta dell'Uruguay a Santiago del Cile.

La 'Roja' ha vinto 3-1 con la doppietta di Alexis Sanchez ed il gol di Edu Vargas che hanno rimontato l'iniziale vantaggio della Celeste siglato da Cavani: si è finalmente rivista la squadra campione del Sudamerica.

Messi suona la carica per l'albiceleste

Aveva fatto discutere la decisione di Edgardo Bauza alla vigilia della fondamentale sfida della sua malconcia Argentina contro la temuta Colombia, di togliere dall'undici titolare Gonzalo Higuain.

Il Pipita era stato tra i peggiori in campo a Belo Horizonte contro il Brasile, Bauza ha dunque affidato il ruolo di unica punta nel suo 4-2-3-1 a Lucas Pratto. Il grande trascinatore di una vittoria convincente e fondamentale è stato però Leo Messi che ha sbloccato il match dopo 9' grazie ad un fantastico calcio di punizione con cui il fuoriclasse del Barcellona ha spedito il pallone sotto l'incrocio dei pali. Il radoppio lo ha realizzato Pratto, con un imperioso stacco di testa su cross di Messi al 23'. Il 3-0 è poi arrivato nella ripresa, nel finale di partita, ad opera di Di Maria. L'albiceleste sale al quinto posto, quello utile per il play-off intercontinentale mentre la Colombia scivola al sesto posto, temporaneamente fuori dai giochi.

Si rilancia in classifica anche l'Ecuador che batte nettamente il Venezuela, 3-0 con reti di Mina, Bolanos ed Enner Valencia, tutte nella ripresa. In caduta libera il Paraguay che perde anche in Bolivia, 1-0 lo score in favore de "La Verde", match deciso da un autogol di Gustavo Gomez alla mezz'ora della ripresa. In classifica dunque guida il Brasile con 27 punti davanti all'Uruguay con 23; al terzo posto ci sono Ecuador e Cile a quota 20: sono le quattro squadre che al momento sarebbero ammesse di diritto a Russia 2018. Quinta, ed ammessa attualmente al play-off intercontinentale contro la vincente dell'Oceania, è l'Argentina a quota 19 che precede di un punto la Colombia. Seguono il Paraguay con 15 punti, il Perù con 14 e la Bolivia con 7. Chiude il Venezuela con 5 punti.