Un campione dentro e fuori dal campo:

Leonardo Bonucci : un ragazzo pieno di vitalità, radioso e garbato, ma con la sfumatura di tristezza che aleggia sul suo umore e trapela dai suoi occhi. "Leonardo è l'incontrastato simbolo del futuro della Juventus e della Nazionale", ha detto il compagno di reparto Giorgio Chiellini in una recente intervista. Ma la realtà è che aveva bisogno di staccare la spina. Nell'arco di pochi mesi la gerarchia d'importanze si è ribaltata. Il calcio non occupa più il posto più alto del podio. Bonucci ha capito, vivendo a stretto contatto con la sofferenza, che il vero primo posto va assegnato alla dedizione nei confronti di chi si ama e ciò che più conta nella vita è prendersi cura di chi ne ha bisogno.

Un Natale più con il cuore che con il pallone

Questo Natale con il pallone lontano, la Supercoppa vista dal divano di casa che ha lasciato l'amaro sapore di una doppia sconfitta, ma con la gioia di trascorrere il 25 Dicembre con i suoi genitori e con la sua splendida famiglia in vista del Capodanno a Sestriere. Ed un desiderio grande accompagnerà l'intera famiglia Bonucci la sera dei festeggiamenti come augurio per l'anno nuovo: la definitiva guarigione del figlio Matteo. "A Matteo ripetiamo sempre una sorta di mantra: sei tu il nostro campione, hai vinto la partita più difficile. Gli leggo libri di favole, le storie di Cars. È tornato a giocare con suo fratello, presto potranno anche ricominciare a fare la lotta.

Finalmente sta bene fisicamente e psicologicamente". dice commosso il difensore bianconero. Ma non si può ancora cantare vittoria. Restiamo in attesa - spiega Leonardo - di progressi, di passi in avanti, con la viva speranza di cogliere ogni piccolo miglioramento. La famiglia ha parlato con infinita pazienza con Matteo per renderlo consapevole che gli era capitata qualcosa di parecchio importante, ma che non avrebbe dovuto in alcun modo avere paura perché sarebbe presto tornato tutto a posto.

In quelle settimane, il difensore è stato ripetutamente sfiorato dall'idea di lasciare l'attività sportiva, non era più capace di concentrarsi unicamente sul suo lavoro". Il campione bianconero aveva turbato il mondo del pallone con la sua confessione, prendendo tutti in contropiede e commuovendo appassionati e meno appassionati del settore con la storia del suo piccolo Matteo, annunciandone la malattia.

Ma se Bonucci solcherà ancora i terreni di gioco, lo deve soprattutto alla moglie Martina che lui stesso reputa "fondamentale" nella sua vita e per il sostegno psicologico ricevuto proprio dalla consorte. L'energia, la determinazione, la positività e il sorriso sono stati gli ingredienti principali per per dare psicologicamente forza a Leonardo: "Nel dolore, ogni famiglia vera si stringe e diventa più forte... unita insieme!"