Che Zidane di parti del corpo se ne intenda lo sappiamo bene (vedi testata a Materazzi). Ma stavolta è sceso un po' più giù nei particolari. Il tecnico del Real Madrid ha dichiarato che l'anno scorso la sua squadra è andata a Barcellona a "sedere stretto". Parole che hanno suscitato l'ilarità di alcuni giornalisti (anche perché il termine esatto usato dal tecnico francese è stato "culo") ma, stranamente, non di quelli spagnoli perché si tratta di un termine di uso comune nella penisola iberica. Ma "el clasico" è una sfida che attira le attenzioni del mondo, e Zizou ha dimenticato che questa parola può essere imbarazzante in alcuni paesi, soprattutto in Italia.

Dorme tra due guanciali

Zidane si sente piuttosto tranquillo. È quanto ha dichiarato alla stampa prima del big-match, senza ulteriori giri di parole o allegorie. Il tecnico si definisce sereno perché, anche in caso di sconfitta, la Liga non è chiusa e passerà una serata tranquilla con la moglie e gli amici piuttosto che una notte insonne. Nessun "colpo di testa" è quindi previsto dal re delle "capocciate". La situazione per lui è chiara ed ironizza: "Il Barcellona lascia facilmente la palla agli avversari e noi la vogliamo, su questo siamo d'accordo", aggiungendo anche di aver già deciso gli 11 titolari.

6 punti di vantaggio

Il Real ha 6 punti di vantaggio e non perde da 32 partite. È chiaro come la sua tranquillità poggi su basi solide.

Ma il Barça è sempre un avversario a sé, quasi come se questa sfida fosse un campionato a parte. I big-match sono sempre partite strane, a volte ci si attende goleade con partite che, però, terminano 0 a 0, e a volte pareggi che finiscono inevitabilmente in una vittoria schiacciante.

Nessuno può sapere come finirà, ma di sicuro la sfida del secolo resta questa.

La Spagna non ha ancora perso quella attenzione mediatica e quella nomea di leader del calcio, nonostante l'avanzata della Germania. Forse è una questione generazionale, ma per ora la Liga ha ancora quella visibilità da star che tutto il mondo le riconosce. Non ci resta, dunque, che attendere il match che, come sempre, farà record di share e offrirà grande calcio.