È finita l'avventura della Steaua Bucarest, almeno come la conosciamo oggi. La società guidata da George Becali ha perso la battaglia legale contro il ministero della Difesa e sarà costretta a lasciare la Serie A per ripartire dalla quarta divisione. La giustizia romena ha deciso che Becali ha utilizzato illegalmente il nome "Steaua" per anni e adesso sarà costretto a lasciare la squadra e a pagare 37 milioni di euro di risarcimento danni per il nome di una società che nel 1947 era nata come compagine dell'esercito.

Becali ha già presentato ricorso alla corte d'Appello, unico modo per evitare che finisca così l'avventura della Steaua Bucarest, almeno di quella attuale.

La squadra dovrebbe rinominarsi "FCSB" e ripartire dalle leghe minori sotto la guida di Marius Lacatus, ex attaccante rumeno che ha giocato nella Steaua tra il 1983 e il 1990, vincendo anche la Coppa dei Campioni del 1986, per poi tornare in maglia rossoblu tra il 1993 e il 1999. Nel mezzo anche una stagione, quella '90-'91, giocata con la maglia della Fiorentina. "È finita, chiuderemo questa storia da domani - le parole di una fonte interna al club rumeno a ProTV -. Non possiamo usare il nome Steaua. Non so cosa accadrà, ora pensiamo alla partita contro la Dinamo".

La storia della Steaua Bucarest

Il club nasce nel 1947 come società polisportiva legata all'esercito. Viene impiegata in vari sport, dal basket, alla pallamano, dall'hockey su ghiaccio al rugby, passando per pallavolo, pallanuoto e appunto calcio.

La sezione calcistica della Steaua a metà anni '50 ha vinto già 5 coppe di romania e nel 1951 arriva anche la prima vittoria in campionato. Da lì in poi è una storia fatta di successi importanti e di record, visto che attualmente la Steaua Bucarest ha vinto 26 Campionati, 22 Coppe di Romania, 6 Supercoppe nazionali e 2 Coppe di Lega.

A livello internazionale la soddisfazione più grande per la Steaua arriva il 7 maggio 1986 quando il club guidato da Emerich Jenei vince ai calci di rigore la Coppa dei Campioni contro il Barcellona allo stadio Sanchez-Pizjuan di Siviglia. Nello stesso anno arriva anche la vittoria in Supercoppa UEFA con l'1-0 firmato da George Hagi contro la Dinamo Kiev. Nel 1986 la delusione arriva però dalla Coppa Intercontinentale dove la squadra rumena perde 1-0 a Tokio contro gli argentini del River Plate con un gol dell'uruguaiano Antonio Alzamendi.