Ai tempi del social il gol di Murillo è destinato a fare il giro del web, perchè un gesto tecnico come quello sfoggiato dal calciatore nel match di Coppa Italia contro il Bologna è un qualcosa che merita di essere virale a livello internazionale.

Da qualsiasi angolazione lo si guarda, quella del colombiano è una realizzazione pazzesca. In occasione di un calcio d'angolo di Joao Mario battuto da destra e salito praticamente in cielo con il piede, per realizzare una rovesciata che resterà negli annali del calcio. Un gesto atletico che ha spinto la panchina neroazzurra, Pioli compreso, a reagire subito con uno spontaneo applauso.

Chi è Murillo?

Jeison Fabián Murillo Cerón di professione fa il difensore e oltre che per la società meneghina, è noto in patria per la sua appartenenza alla selezione colombiana, per la quale ha già giocato venticinque partite (la prima convocazione è arrivata nel 2014).

Ventiquattro anni (è nato il 27 maggio del 1992), è alto 182 cm ed è soprannominato "La Muralla", un 'nickname' che tradisce molte delle sue caratteristiche tecniche di arcigno marcatore e che lo hanno fatto salire alle cronache calcistiche internazionali in occasione della Coppa America del 2015.

Può giocare da centrale sia in un pacchetto difensivo a quattro che in uno a tre e, appena arrivato in nerazzurro, il direttore sportivo interista Piero Ausilio lo ha paragonato ad Ivan Ramiro Cordoba, storica bandiera del club degli anni 2000.

Il primo club italiano a scovarlo, tuttavia, è stata l'Udinese che, non ancora maggiorenne, lo ha portato in Italia prima di girarlo in prestito al Cadice e al Las Palmas. E' sbocciato definitivamente nel Granada, club ai tempi di proprietà della famiglia Pozzo.

Il giudizio del compagno

Bicicletta o rovesciata. Ci sono vari modi per definire la giocata di Murillo, ma la storia del calcio ha regalato diversi specialisti di un gesto tecnico che non può essere spiegato neanche nelle scuole calcio.

Ai microfoni della Rai il compagno di squadra Rodrigo Palacio ha definito la realizzazione in maniera laconica, ma eloquente: "Tanta roba"