Neppure il girone di ritorno, ricco di belle sorprese - prime tra tutte il ritorno di Milik e l'approdo di Pavoletti - regala al Napoli una sterzata decisiva. La squadra del patron Aurelio De Laurentiis blinda momentaneamente il terzo posto in classifica di Serie A, riuscendo a battere il fanalino di coda Pescara con il risultato di 3-1, ma la rete di Caprari è l'ennesimo regalo di una difesa tutt'altro che solida.

Match dai mille volti

Una gara che nonostante gli ottimi pronostici - visto il precedente nel girone di andata - si presenta piuttosto fiacca nel primo tempo.

Entrambe le squadre sono per 45 minuti incapaci di impensierire le difese avversarie, e la partita offre ben poche emozioni.

E' solo ad inizio del secondo tempo che sale in cattedra tutto il bel gioco dei partenopei. A sbloccare l'incontro è la rete di Lorenzo Tonelli, che si conferma l'ottimo difensore-goleador visto ad Empoli a cui seguono quelle di Marek Hamsik e del bomber che non ti aspetti Dries Mertens, che aggancia Higuain nella classifica marcatori.

Nel finale ennesimo scivolone difensivo: con la gara messa totalmente in discesa, nei minuti di recupero Hysaj atterra Mitrita in area di rigore. E' penalty! Caprari mette a segno la rete della bandiera battendo Reina dagli undici metri e nonostante questa non incida sul risultato a favore dei partenopei, macchia indelebilmente la difesa del Napoli.

Il dubbio amletico di questa stagione

Superficialità? Poca lucidità? Inesperienza o Zemanite? A questa domanda pare non esserci un'adeguata risposta, pronta a sciogliere ogni perplessità.

Maurizio Sarri ha più volte parlato dell'inesperienza e della derivante incapacità di saper controllare le gare. Possibile poter continuare a parlarne così serenamente dopo i disastri contro Benfica, Besiktas, Atalanta, Spezia, Juventus, Sassuolo e Fiorentina?

Possibile che non possano essere apportati dei significativi cambiamenti dopo circa 5 mesi dall'inizio della stagione? Possibile parlare ancora di inesperienza nonostante la presenza in squadra di Albiol e Reina, colpevoli in più circostanze?

Napoli chiama, qualcuno risponda!