Quella appena terminata non è stata certamente una settimana semplice per il tifo partenopeo. Ad una giornata dal termine del campionato di Serie A, con un gioco frizzante, un organico affiatato come pochi, record di punti, di vittorie e di reti, il Napoli rischia concretamente di non veder riconosciuti i propri sforzi e di doversi giocare l'accesso all'Europa che conta passando per i temuti preliminari di Champions League che, nonostante i 3 anni di distanza, hanno lasciato ancora qualche paura e cicatrici.

Nessun dramma, il club di Aurelio De Laurentiis è notevolmente maturato in questi anni e, continuando nel percorso di crescita mentale e fisica, ma soprattutto operando in maniera oculata nella prossima sessione di calciomercato con innesti di qualità, il passaggio del turno potrebbe essere un obiettivo più che accessibile.

Psicosi Juventus

Resta però inevitabilmente l'amaro in bocca: la staccata alla Roma, auspicabile solo una decina di giorni fa, è svanita per mano della discutibile vittoria dei capitolini proprio ai danni della Juventus. Il più che comprensibile dispiacere che sta sinora caratterizzando questa positiva annata azzurra, macchiata indubbiamente da parecchi episodi sfavorevoli (dall’infortunio di Milik, passando per il nodo Gabbiadini, fino alle recenti sviste arbitrali) sta però sfociando, di giorno in giorno, nella più totale rabbia e frustrazione sportiva, scaricata totalmente sulla compagine di Massimiliano Allegri.

La Vecchia Signora, infatti, non solo sarebbe rea di un’inarrestabile ingordigia di successi “esplosa” ben sei anni fa ma soprattutto avrebbe privato il Napoli di un tricolore cucito sul petto, di una Coppa Italia e una Supercoppa, di uno dei più grandi bomber al mondo e addirittura di importanti introiti da parte della partecipazione della Champions League, se quest’anno i partenopei dovessero piazzarsi in terza posizione.

Non è follia? Non è offensivo per una squadra che ha dimostrato di essere più “tosta” degli episodi, per un allenatore che ha inventato un nuovo credo calcistico, per giovani promesse già con la pelle dura, passare in secondo piano, anche tra chi li dovrebbe amare e sostenere sempre, ai danni del furioso rancore per i bianconeri?

Non è umiliante ritrovarsi a tifare altre casacche solo per il gusto di vedere il nemico sconfitto quando non si è stati in grado di batterlo in prima persona?

La Juventus è ufficialmente il chiodo fisso, è diventata la bestia nera, anche quando gli Azzurri compiono straordinarie imprese in solitaria, anche quando le luci si sono spente, quando in certi palcoscenici si è già usciti con onore.

Gli indimenticabili momenti, le immagini di un San Paolo strabordante e più vivo che mai nella più importante delle competizioni continentali stanno pian piano lasciando spazio solo alla sorda iettatura.

Correre in solitaria

È proprio questo ciò che si evince dalle ultime stagioni: negli occhi di migliaia - per fortuna non tutti - di sostenitori del Napoli non brilla più solo la luce di una squadra spettacolare ma anche il fuoco dell’odio verso i rivali di sempre. Non solo il tifo! Alla caccia alle streghe si è aggiunta perfino una notevole cerchia di giornalisti che, anzichè analizzare la stagione e le prestazioni della squadra di Maurizio Sarri, ha preferito sfogare ogni frustrazione sul club di Andrea Agnelli.

È cresciuto il disprezzo, ma si è anche affievolita la passione. Ogni slogan, ogni paragone, ogni inutile polemica ed insulto sono energie sottratte ad una squadra dal cuore immenso. Ogni istante speso a parlare del "traditore" Higuain è tempo sottratto agli elogi di un attacco partenopeo attualmente implacabile.

Quando potrà vincere una squadra eclissata dall'ombra del rancore? Quando si smetterà di rapportarci agli avversari? Quando si smetterà di parlarne? Quante altre sciarpe tristi con su la scritta “JUVE M****” dovremo ancora vedere al posto di quelle rigorosamente azzurre? Che fine hanno fatto i colori azzurri, che fine hanno fatto i veri tifosi? Prima ci si scorderà dell’esistenza della Juventus, prima questo Napoli avrà la serenità di poter correre in solitaria, di raggiungere grandi traguardi!