Risultati incostanti e poca capacità di gestire partite potenzialmente già chiuse quando si è in vantaggio, hanno scatenato furiose polemiche tra i tifosi granata, e anche il tecnico Sinisa mihajlovic è andato su tutte le furie dopo il pareggio riagguantato in extremis dal Milan.
Sabato 21 gennaio, però, Sinisa Mihajlovic ha voluto puntualizzare con i giornalisti, prima della tradizionale conferenza stampa sulla sfida col Bologna, il suo pensiero sul torino. Di seguito, il video del suo intervento e un breve riassunto della sua analisi.
Bisogna essere onesti e realisti
"Io e la squadra siamo i primi ad essere dispiaciuti per i punti persi, ma bisogna essere onesti e realisti". Queste le parole del tecnico serbo, che spiega come, sebbene lui per natura sia un combattente e cerchi sempre di porre l'asticella in alto per avere stimoli e far crescere il gruppo, sia giusto chiedere anche l'impossibile ai ragazzi e di andare oltre quelli che sono i loro limiti, ma se il gruppo non ci riesce non lo si può condannare. Si può criticare se gioca male, non si impegna o sbaglia approccio, ma non è il caso del Torino di questa stagione.
Risultati del Torino
Questo è stato sinora un buon campionato, con il record dei punti fatti, il maggior numero di gol nei primi tempi, un rendimento casalingo da Champions.
In sostanza, il tecnico sostiene che questo è un Toro in crescita, costruito per frequentare stabilmente le zone alte della classifica e puntare all'Europa in un paio di anni.
Questo Torino sta facendo divertire il suo pubblico con il bel gioco; certamente è più bravo ad attaccare che a difendere, ma ogni giorno in allenamento si lavora proprio per migliorare sotto questo aspetto.
Grandi cambiamenti nella squadra
Ai critici, Mihajlovic fa notare come solamente l'Atalanta, tra le squadre che precedono il Torino, non abbia un organico decisamente più forte e attrezzato. Analizzando la rosa, ricorda che ad inizio stagione sono stati venduti i 4 giocatori forse più forti, Glik, Bruno Peres, Immobile e Maksimovic.
È stato cambiato l'allenatore e contemporaneamente è arrivato Hart, portiere inglese che deve imparare a conoscere il cacio italiano, poi ci sono elementi come Zappacosta che lo scorso anno ha giocato pochissimo, Rossettini che sta facendo forse la sua migliore stagione in A, Castan e Valdifiori, anche loro reduci da tanta panchina, Barreca al debutto nella massima serie. Lo stesso Iago Falque non giocava da un anno, e la coppia Baselli/Benassi non era titolare, mentre per trovare una buona stagione di Ljajic si deve risalire ai tempi della Fiorentina.
Il tecnico, così, ha voluto difendere i suoi giocatori indistintamente. Solo verso Maxi Lopez ha mosso qualche critica, riferendosi al suo fisico che dimostra ancora qualche chilo di troppo: "La lavatrice c'è ancora", sono state le sue parole.
La conclusione del tecnico è sintetizzata da questa dichiarazione: "Non dimentichiamoci chi siamo. Avevo detto che dovevamo andare in Europa League in due anni, cercando di farlo già alla prima stagione, ed è quello che stiamo provando a fare. E continueremo a farlo".