Un'altra partita perfetta per la Juve di Max Allegri, che vince senza forzare troppo sul campo di un combattivo Cagliari che in casa è sempre un avversario ostico per tutti. Il rientro di Marchisio in mezzo al campo aggiunge un po' di qualità sulla mediana bianconera, mentre davanti sono sempre le giocate di Dybala e Cuadrado ad accendere la luce, finalizzate dalla straordinaria vena realizzativa del Pipita.

Nota a margine per Mandzukic, che meriterebbe il goal per il sacrificio continuo in posizione defilata rispetto al suo vero ruolo, ma che permette all'allenatore bianconero di far giocare tutti i suoi migliori giocatori offensivi.

La partita

Dal punto di vista tecnico l'incontro non offre grandi spunti ma questa Juve sta diventando sempre più simile a quella di Lippi (o a un Milan di Capello per intenderci), capace di lasciar sfogare l'avversario e poi piazzare la stoccata vincente: le prestazioni migliori rimangono per i big match come quello della scorsa domenica contro l'Inter.

Il Cagliari piuttosto tranquillo in classifica, fa la solita partita difensiva e grintosa, lasciando pochi spazi all'undici bianconero. La squadra di Allegri approfitta però della prima vera palla goal capitata sui piedi di Higuain, che sfuggito al fuorigioco dei sardi batte Rafael facilmente.

Nel secondo tempo la partita si chiude subito con un'azione corale bianconera, che porta il solito implacabile bomber argentino a chiudere il conto.

C'è solo tempo per una gran parata da copertina di Buffon su un tiro di Pisacane da fuori area, con il Cagliari in dieci uomini.

Dove può arrivare questa Juventus

A sette lunghezze dalla Roma, la squadra di Allegri può davvero gestire il suo vantaggio per potersi concentrare sull'impegno europeo con il Porto, sempre più vicino.

Bisogna evitare però possibili passi falsi dovuti a cali di concentrazione.

Prossimo turno in casa con il Palermo, senza Mandzukic squalificato per uno sciocco giallo proprio a fine partita. Il croato potrà tirare il fiato. Spazio probabilmente a Pjaca. Altra nota di merito in prospettiva futura per Rugani, ormai pronto per giocare sempre titolare, mentre Pjanic pare aver recuperato dalla botta presa a Crotone.

Con il nuovo modulo, questa squadra sembra davvero aver trovato il gioco e la mentalità che cercava. Questa è la prima vera Juve di Max Allegri e speriamo che stavolta non sia davvero l'ultima.