Allegri ha un occhio ben saldo e, per giunta, "ben saldato" sulla gara di domani. Già, perché il pareggio della scorsa stagione contro il neopromosso Frosinone è indicativo: troppa sicurezza della squadra, troppa frenesia e troppo accontentarsi con il minimo sforzo. Ora però, è necessario mettere da parte queste preoccupazioni: il Crotone non è l'Inter, il Napoli o la Roma, ma contro le neopromosse c'è sempre il pericolo di incappare in tante giocate ma poca concretezza, e ciò non riguarda solo la Juve.

Un esempio è Pescara- Napoli, terminata 2-2 allo stadio Adriatico.

Il match di domani si giocherà all'Ezio Scida, e tecnico e squadra sanno benissimo che sottovalutare l'avversario sarebbe un autentico suicidio sportivo. Apparentemente in posizione di autentico oblio in classifica, il Crotone si basa su un 4-4-2 molto equilibrato e prepotentemente difficile da oltrepassare. Occorrerà, quindi, farsi prendere meno dalla frenesia, ma ricorrere alla pazienza, senza incappare in distrazioni. Non dimentichiamo che, quest'anno, il fattore trasferta è stato sinonimo di affanno per i bianconeri, anche se in alcuni casi i mass media hanno forse calcato eccessivamente la mano su quest'aspetto. Questa volta distrarsi è "proibito", come dice Mister Allegri, perché con un'ulteriore vittoria, i campioni d'Italia in carica potrebbero isolarsi in testa alla classifica.

Il momento di Pjaca

Finalmente arriverà la grande occasione per Marco Pjaca, che nel recupero di domani sera dovrebbe partire titolare, dopo ben 202 giorni di militanza juventina; che il giocatore croato sia la naturale alternativa a Cuadrado è confermato anche dalle partite giocate con la sua nazionale, dove viene schierato nella medesima posizione.

Non convocati per la sfida di Crotone Chiellini e Marchisio, quest'ultimo per diversi acciacchi alla schiena. Turno di riposo anche per Lichtsteiner, Khedira, Cuadrado, Lemina, Mandragora, mentre c'è qualche dubbio su Alex Sandro.

Probabile inserimento di Neto tra i pali, per far rifiatare il capitano Gigi Buffon. Il muro difensivo, invece, dovrebbe essere formato da Bonucci, Rugani, Dani Alves e Asamoah, quest'ultimo in ballottagio con Alex Sandro.

In mediana, spazio alla regia guidata da Sturaro, supportato da Pjanic. In attacco, un tridente che farà da "spalla" a Higuain, composto da Marco Pjaca, Dybala e Mario Mandzukic.

Il ritorno di Benatia

Benatia è tornato dalla Coppa d'Africa, ed ora ci si chiede se sarà in grado, o meno, di scalare le gerarchie nella difesa a 4 juventina. Allegri, in conferenza stampa, ne ha parlato come eventuale alternativa a Rugani: "Benatia sta bene. Domani gioca lui oppure Rugani. Dispongo di 5 centrali di altissimo livello e abbiamo un certo numero di partite avanti a noi. Importante è che stiano tutti bene come adesso".

Caso Lichtsteiner

Le polemiche e i malumori relativi ai cambi durante il derby d'Italia non hanno in alcun modo influenzato l'affiatamento di tutta la squadra.

Il malcontento di Dybala e Lichtsteiner al momento delle sostituzioni, ha riacceso le voci su un probabile addio di Allegri al termine della stagione. Tuttavia, dalle parole dell'allenatore bianconero sembra che le acque si siano placate e i disguidi finalmente risolti: "Io e Stephan abbiamo chiarito tutto. Abbiamo avuto un malinteso e credevo volesse essere sostituito. Domenica, in tribuna, vi erano presenti anche Antonio Conte e Gian Piero Ventura".