Una marcia da carro armato quella che sta percorrendo l'Inter di Pioli, che ieri pomeriggio ha confermato il suo ottimo stato di forma, seppellendo la povera Atalanta per 7-1, grazie al secondo hat trick in maglia nerazzurra di Maurito Icardi, e alla prima tripletta di Ever Banega, centrocampista ormai rigenerato e fondamentale per il gioco della Beneamata. Al tabellino dei marcatori si è aggiunto anche il gioiellino Gagliardini, al secondo gol consecutivo con la casacca interista.

I numeri parlano chiaro

Mattatore della festa del gol di San Siro è stato, come detto, Mauro Icardi, un vero bomber di razza che si sta divertendo a riscrivere la storia interista a suon di gol.

Il "cecchino" di Rosario, con le marcature di ieri, è arrivato a quota 67 reti in maglia meneghina, condite da 117 partite. In totale, tra Sampdoria e Inter è arrivato a 85 gol in 171 presenze tra campionato e coppe. Letale dunque Maurito, che è entrato nel libro dei record non solo per quanto riguarda il massimo campionato italiano, ma anche per l'Europa in generale: infatti ad oggi non c'è attaccante che abbia realizzato sette marcature multiple (tra doppiette e triplette) come l'argentino.

Un giocatore completo

Icardi, classe 1993, ha margini di crescita spropositati e probabilmente oggi, nei maggiori campionati europei, non c'è nessuno come lui, in quanto possiede una capacità impressionante di tramutare in rete tutto ciò che arriva in area di rigore.

Il bomber sta diventando, partita dopo partita, un giocatore completo, capace di segnare sia con il destro che col sinistro con grandissima naturalezza, e se non è ancora ai livelli dei grandi come Lewandowsky, Higuain, Suarez, Ibrahimovic, poco ci manca. Il futuro, per il centravanti sudamericano, si preannuncia floridissimo e, tra qualche anno, avrà sicuramente le potenzialità per competere alla vittoria di qualche importante premio individuale.

E Bauza che fa?

L'unica pecca, per ora, nella brillante carriera di Maurito, è la mancata convocazione nella Seleccion argentina, con il ct Bauza che ripone il bomber solamente dopo attaccanti come Pratto e Lavezzi, non proprio due pezzi da novanta. Ma una cosa è sicura: il centravanti dell'Inter, sia per il presente che per il futuro, non sfigurerebbe affatto accanto a fuoriclasse come Messi, Higuain, Di Maria e Aguero.