Se pensiamo a Gianluigi Donnarumma, pensiamo ad un ragazzone di appena diciotto anni che, da circa due anni, compie miracoli in campo che perfino i grandi portieri invidiano. A parlare ora è Stefano Tacconi che commenta la formazione del tecnico Massimo Allegri.

Secondo Tacconi, il Barcellona è un avversario molto difficile da capire ed affrontare ma aggiunge anche che, rispetto alla finale di Berlino 2015 vinta dal Barcellona, quest'ultima è molto più preoccupata in quanto sembrerebbe che abbia avuto un calo. Parla anche di difesa, di quanto la difesa della Juventus sia difficile da perforare ma di non dimenticare giocatori come Messi,Neymar e Suarez che non sprecano nessuna occasione che possa generare un gol.

Tacconi non ha dubbi

Inoltre Stefano afferma che affrontare una grande squadra fin da subito sia una cosa positiva perché, se la Juventus avesse dovuto affrontare il Barcellona in finale, non avrebbero avuto sicuramente vita facile con una squadra che vuole imporre la sua supremazia ovunque, come successo due anni fa. Quindi, affrontare una grande squadra come il Barcellona ai quarti di finale, permette alla Juventus di restare più lucida e giocarsela meglio sapendo di non dover affrontare il Barcellona, ad esempio, in semifinale.

Per Tacconi, il lavoro di Massimo Allegri, questa volta, non conterà più di tanto perché saranno i giocatori stessi a scendere in campo in cerca di una rivincita e di conseguenza si comporteranno come meglio credono, non seguendo le direttive del tecnico.

È la squadra che fa l'allenatore, e non viceversa. La Juventus scenderà in campo consapevole del fatto che come potrà vincere, allo stesso modo potrà perdere.

Lo zampino di Raiola

Parla inoltre di Donnarumma che è già bianconero ma che nessuno lo sa. Secondo Tacconi, anche se Donnarumma ha dimostrato fedeltà calcistica al Milan, in realtà sarà Raiola a convincerlo di fare i bagagli e andare altrove perchè esiste il dio denaro che va oltre i sentimenti. Per ultimo, aggiunge anche che a Donnarumma interessa davvero poco della maglia che ha baciato davanti allo Juventus Stadium e che il suo futuro non potrà sceglierlo da solo.