Lazio-Juventus è stata una delle partite più attese di ieri 3 Marzo 2018 che ha visto protagoniste due squadre alla ricerca della vittoria, la prima per risollevare il morale dopo la sconfitta in Coppa Italia ai calci di rigore contro il Milan e l'altra per continuare a tenere testa alla prima in classifica, il Napoli.
Alla vigilia del match i tecnici Inzaghi e Allegri avevano rilasciato diverse interviste dove, da entrambe le parti, era palpabile la concentrazione per non fallire il match. Allegri temeva che la lazio, sopratutto con Ciro Immobile, potesse fargli male mentre Inzaghi temeva il calo fisico dei suoi giocatori dopo una partita così frenetica come quella avuta contro il Milan.
Ma il solo obbiettivo per le due squadre era vincere ed ancora una volta la squadra bianconera non fallisce.
Primo tempo
Un primo tempo stabile quello giocato allo stadio Olimpico che non ha visto prevalere nessuna squadra. Le occasioni, però, non sono mancate da entrambe le parti ma né Strakosha né Buffon sono stati impensieriti più di tanto. L'unico aspetto inimmaginabile che è saltato agli occhi di tutti è stato il grado di agilità e prontezza che la squadra di Inzaghi ha dimostrato mettendo spesso in difficoltà la Juventus che è riuscita a cavarsela con svariati corner e rimesse laterali. Banti, nell'arco del primo tempo, ha assegnato tre cartellini gialli ai danni dei biancocelesti Luis Alberto e Luiz Felipe e del bianconero Lichtsteiner.
Secondo tempo e beffa al 92'
Il secondo tempo si riapre senza particolari differenze, la squadra di Inzaghi che attacca maggiormente e la Juventus che si difende sfruttando ogni contropiede possibile. Al 16' della ripresa Lucas Leiva cade in area di rigore per un presunto colpo da parte di Benatia ma per l'arbitro Banti non ci sono gli estremi per un penalty lasciando molte perplessità.
Anche nel secondo tempo i cartellini gialli non tardano ad arrivare ai danni prima di Alex Sandro e successivamente per Lulic. La sfida va avanti oltre il 90' quando ormai le squadre iniziano a fare i conti con un ipotetico 0-0 ma proprio in quel momento i migliori non perdono la lucidità come dimostra Dybala che riesce a spedire la palla in rete, nonostante si trovasse in fase di caduta.
La Juve sa di aver compiuto quasi un miracolo a pochi secondi prima del fischio finale. Allegri sorride, i tifosi urlano e Dybala si gode i lunghi applausi da parte del popolo bianconero. Inevitabile però il rammarico da parte dei biancocelesti che hanno giocato una grande partita concedendo agli avversari poco e nulla.