Gianluigi buffon, protagonista della conferenza stampa Uefa alla vigilia della sfida contro il Barcellona, andata dei quarti di finale di Champions League. Riportiamo alcune parti della conferenza del capitano della Juventus.

Quante volte hai rivisto la finale di Berlino?

"Non ho mai rivisto la finale di Berlino, però ho dei ricordi abbastanza nitidi di quella serata. Ricordi che mi fanno essere moderatamente ottimista, nel senso che in quella occasione incontrammo una squadra molto più forte di noi, probabilmente come convinzione e come modo anche di affrontare determinati eventi.

Oggi incontriamo la stessa squadra che sulla carta è superiore a noi, ma noi nel frattempo abbiamo due anni in più di esperienza e di percorso europeo che ci ha dato autostima per poter affrontare questa gara con un piglio giusto e uno spirito giusto, senza essere per forza le vittime sacrificali".

Messi, Suarez e Neymar è il tridente più pericoloso che hai affrontato?

"Ora non so quante squadre giochino con tre punte secche come il Barcellona, non vorrei mancare di rispetto a nessuno, però è evidente che una squadra che ha l'opportunità di giocare con Messi, Suarez e Neymar, sia una squadra che abbia nell'attacco una forza devastante, che qualsiasi tipo di allenatore vorrebbe avere a disposizione.

La cosa molto bella che in questi anni si è vista, è che tutti e tre sono molto altruisti, hanno un bell'atteggiamento, c'è tanto rispetto e tanta gioia nel vederli giocare insieme perchè si aiutano, fanno spesso assist per il compagno e questo è un qualcosa che ti fa capire che sarà ancora più dura, perchè non giochi contro tre individualità, ma giochi contro un tridente ben assortito, ben amalgamato, che vuole il bene della squadra".

Buffon non ha mai subito un gol da Messi: "Vedi... questa cosa la sapevo l'anno scorso, poi l'avevo dimenticata e voi servite a questo, a ricordarmelo. Sì, è vero, anche perchè ho avuto la fortuna di incontrarlo poche volte. Poi un'altra grande fortuna è che ho sempre avuto a disposizione dei difensori che gli hanno reso il lavoro molto difficile.

Comunque al di là di tutto questo penso che quando incontri certi giocatori qualcosina possa dipendere da te, ma in questo caso penso molto dipenda dal destino, dal fato e da Messi stesso".

Quest'anno può essere l'anno giusto?

"Sì, diciamo che la semifinale la passo agevolmente di solito. Il problema è la finale e il quarto. Come è giusto che sia, per i giocatori e per determinate società, il sentire una certa fiducia e una positività per l'obiettivo che ti sei prefisso, è bello che esista e dobbiamo mantenerla. Ma lo stesso discorso che posso fare io Higuain, lo possa fare qualsiasi altro giocatore che gioca in una grandissima squadra, che pensa e spera che sia sempre l'anno giusto. Io è da 22 anni che penso e spero che sia sempre l'anno giusto, poi alcune volte capisci che poteva anche esserlo e non lo è stato.

Per cui te ne devi fare una ragione. Ma inizialmente devi avere questo tipo di atteggiamento, lo devi avere per tutta la gara. Alcune volte gli avversari sono più bravi e come può essere capitato a noi due anni fa in finale con il Barcellona, purtroppo ti dispiace perdere, ma perdi, lo devi accettare e fare i complimenti agli altri".#juventus