La Juventus e i giovani: la storia infinita. Grazie tante, il club bianconero ha scritto fin dal proprio nome in latino la vocazione a valorizzare talenti destinati a diventare fuoriclasse. Certo per un club che punta a vincere e rivincere non è questa la missione principale, semmai quella di scovare sì i campioni del futuro, ma poi non venderli dopo averli fatti diventare famosi. Il calcio d’oggi ha imposto di cambiare pure questa regola, così è capitato che Paul Pogba sia stato ceduto per 105 milioni dopo essere stato pagato 0 euro: ci sta, vista la rarità della plusvalenza.
Mandragora & c: quando la Juve arriva prima degli altri
In ogni caso l’era Agnelli sta evidenziando la capacità della Juventus di arrivare per prima su parecchi ragazzi destinati a fare strada: uno degli ultimi esempi è Rolando Mandragora, che ha potuto finalmente debuttare in bianconero contro il Genoa dopo il lungo infortunio che gli ha fatto perdere di fatto tutta la stagione. L’ex rossoblù ha subito messo in mostra le proprie qualità con un bell’assist poi sprecato dall’altro ex rossoblù Sturaro, primo, piccolo passo che giustifica la fiducia nutrita da società e allenatore verso il centrocampista napoletano, che nella prossima stagione potrebbe anche restare a Torino e non essere ceduto in prestito.
Ma quando si parla di giovani di valore non si può ignorare uno dei talenti più puri messisi in luce durante il campionato che va a concludersi come Patrik Schick. Il gol pur inutile al Crotone ha evidenziato una volta di più le qualità dell’attaccante ceco, giunto a quota 10 gol, cui aggiungere 3 assist, nonostante un minutaggio ridotto e le poche partite giocate da titolare.
L’ex Bohemians è un concentrato di fantasia, classe ed eleganza, pur in un fisico da centravanti: insomma, nuovi Ibrahimovic crescono e non a caso allora proprio la Juventus sta pensando al colpaccio, anticipando la concorrenza proprio come successe 12 anni fa quando Zlatan sbarcò a Torino dall’Ajax.
Patrik Schick, duello Inter-Juventus?
Schick è legato alla Sampdoria da un contratto fino al 2020 con clausola rescissoria di 25 milioni. Una cifra che da una parte evidenzia come la stessa società blucerchiata non si aspettasse l’esplosione immediata del giocatore e che dall’altra non pare certo insormontabile per chi la scorsa estate ne ha spesi oltre 120 per le clausole di Pjanic e Higuain.
La volontà del presidente Ferrero è quella di tenere il giocatore per un’altra stagione, complice anche la sicura partenza di Muriel, attraverso anzi un rinnovo con rinforzo della clausola, ma non sarà facile resistere alle avances dei grandi club: in Italia si è già fatta avanti l’Inter, ora è la volta della Juventus, ma sembrano imminenti anche sondaggi dall’estero.
Schick-Juve: la Sampdoria apre
Da Torino, dove possono sfruttare anche l'"appeal" di Pavel Nedved, sono pronti a valutare la proposta della Sampdoria, disposta a parlare anche del difensore Milan Skriniar in cambio del prestito biennale di Rodrigo Bentancur, il centrocampista uruguaiano già acquistato dai bianconeri per 12 milioni dal Boca Juniors, e della disponibilità ad acquistare “in coppia” Sebastian Driussi, l’attaccante argentino del River Plate da tempo sui taccuini di Corte Lambruschini e visto come sostituto naturale di Schick. La concorrenza osserva preoccupata: ma il vantaggio accumulato dalla Juve si vede anche da questi piccoli particolari, legati alle contropartite da utilizzare in trattative così importanti.