L'Inter non molla, vuole crederci fino alla fine, anche se il cammino risulta essere in salita. Una squadra, quella nerazzurra, che il tecnico ex Lazio ha in questi mesi rivoluzionato, dentro e fuori dal campo. Dal lavoro tattico a quello psicologico, tanti i passi compiuti per l'obiettivo che la proprietà cinese si è fissata sin dal suo insediamento: tornare ad essere una grande squadra.

Il segnale più importante è arrivato dai calciatori che hanno mostrato il loro attaccamento all'Inter, un grande passo in avanti è stato fatto su tanti aspetti, su alcuni dei quali in passato invece si era davvero agito male.

Basti pensare alla gestione De Boer, tecnico apprezzabile e potenzialmente capace, ma inadatto, inesperto e estraneo ad un contesto, quello italiano, che lo ha divorato, logorato, sfiancato. E con lui è crollata la squadra. Un gruppo che aveva bisogno di una persona semplice che mettesse ogni cosa a suo posto, perché il calcio alla fine è proprio semplicità, conoscenza e lavoro. Giocatori rinfrancati, messi nelle condizioni migliori, che hanno iniziato a giocare come si deve. Peccato, davvero, per i tanti, troppi punti, persi per strada. Sarebbe bastato fare qualche risultato in più nelle prime giornate e staremmo a parlare di una classifica totalmente diversa. Doverosa. Per un gruppo che, per potenzialità, è inferiore solo alla Juventus.

Per una società che sta lavorando al futuro da tempo.

Da qui alla fine c’è un mini campionato che bisognerà affrontare concentrando tutte energie sulla Serie A, sulla qualificazione alle coppe, con un occhio avanti e uno dietro, perché il calendario mostra come gli altri abbiano qualche piccolo vantaggio in più.

La sfida alla Samp

Si gioca nel monday night ed Inter e Sampdoria potranno approfittare di un giorno in più per far recuperare energie preziose ai loro giocatori, tornati dopo i vari impegni con le nazionali. Pioli sembra avere trovato la quadratura, e proporrà ancora il 4-2-3-1 visto nelle ultime partite, portandosi, probabilmente fino a domani, solo qualche dubbio di formazione.

Murillo o Ansaldi in difesa, e chi schierare dietro Icardi sulla trequarti, dove Joao Mario potrebbe avere una chance per rilanciarsi, e dove è da non sottovalutare anche la candidatura di Brozovic, entrato con grande personalità nei minuti finali di Torino. Per il resto solo conferme, con Miranda a dirigere la difesa e Kondo-Gagliardini e fare da diga in mezzo, e soprattutto Perisic e Candreva larghi. Per mettere le ali ad un Inter che deve assolutamente conquistare i 3 punti.

Giampaolo arriva alla sfida senza patemi di classifica, la sua è una squadra che gioca un bel calcio e che da qua alla fine vuole sorprendere e mettere in mostra i suoi gioielli. Tra quelli maggiormente sotto osservazione troveremo Schick, inseguito proprio dai nerazzurri per la prossima stagione, che affiancherà un Quagliarella molto in forma, dopo l’infortunio di Muriel.

Dietro di loro, nel rombo che è un marchio di fabbrica, Bruno Fernandes, che contro l’Inter ha sempre fatto bene. L’unico dubbio a centrocampo dove Barreto, Linetty, e Praet di giocano due delle tre maglie a disposizione.

Le statistiche

L'Inter segna a San Siro da 17 match ufficiali consecutivi, 41 i goal i totale. Ultimo stop nel settembre scorso contro l'Hapoel. Se ci limitiamo alla Serie A sono invece 23 i turni consecutivi in cui l'inter va a segno al "Meazza, 53 le reti siglate in totale.