La Corte d'Appello della FIGC annulla con una sentenza di ieri venerdì 5 maggio la squalifica a Sulley Muntari, rimediata domenica scorsa durante Cagliari-Pescara, dove il calciatore ghanese aveva avuto un diverbio con l'arbitro Daniele Minelli di Varese per dei presunti insulti razzisti rivolti dal pubblico sardo all'indirizzo del giocatore biancoazzurro.

Il direttore di gara non era intervenuto a dovere scatenando gli strali del ghanese che prima è stato ammonito per proteste dal fischietto varesino e poi espulso per doppia ammonizione dopo essersi allontanato dal terreno di gioco, senza l'autorizzazione degli ufficiali di gara.

Nel dopo gara Muntari ha rincarato la dose con gravissime dichiarazioni conto Minelli.

Nessuna responsabilità per il club sardo: mancavano i presupposti normativi per sanzionare, dato che quei cori sono stati intonati da un piccolo gruppo di tifosi, in numero inferiore all'1% del settore 'incriminato'.

La rivolta di Muntari ha preso piede anche a livello internazionale, con i media inglesi che hanno evidenziato come l'Italia "faccia poco contro il razzismo sui campi di calcio". La vicenda è arrivata anche all'Onu dove l'Alto Commissario delle Nazioni Unite a preso a cuore la vicenda di Muntari.

Le motivazioni della Corte d'Appello

La Csa, sentito l'arbitro Daniele Minelli di Varese, considerata la particolare delicatezza del tema inerente i diritti personalissimi dell'uomo prima ancora che dell'atleta, verificata l'ammissibilità del ricorso ordinario da parte della società, lo accoglie, e per l'effetto, annulla la squalifica inflitta di 1 giornata: così si legge sul comunicato diffuso per rendere noto l'annullamento di una squalifica che farà discutere dopo tutte le polemiche innescate dall'episodio accaduto domenica pomeriggio.

Le reazioni

'Sono soddisfatto per l'esito della vicenda', ha commenta così il numero uno della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Carlo Tavecchio che avalla la decisione della Corte d'Appello della FIGC, riabilitando il giocatore ghanese per la gara del suo Pescara contro il Crotone.

Umori diversi nel mondo del calcio e in quello arbitrale: in molti, sui social network, si sono schierati a fianco del corretto operato del fischietto varesino, stigmatizzando la decisione presa dalla Corte d'Appello che, di fatto cancella le due ammonizioni comminate al giocatore del Pescara, apparse ai più come corrette dal punto di vista disciplinare.