Chi ha dipinto la Corea del Nord come un Paese profondamente isolato, da punto di vista politico e commerciale, rispetto al resto del mondo ed all'Occidente in particolare, potrebbe restare sorpreso. Chi invece segue il calcio, avrà notato che le maglie della Nazionale nordcoreana presente ai Mondiali di calcio in Sudafrica nel 2010 recavano in bella vista la scritta 'Legea'. L'azienda campana, infatti, fornisce le divise delle rappresentative calcistiche maschili e femminili del Paese asiatico ed il rapporto commerciale è stato avviato esattamente sette anni fa.

Nessun embargo ha colpito Pyongyang, dunque, almeno sotto questo punto di vista: per quanto riguarda il calcio, la Federazione nordcoreana predilige il Made in Italy e per la Legea è certamente un vanto.

Acanfora: 'Il tifo calcistico nordcoreano è molto acceso'

Vista con gli occhi dell'appassionato di calcio, la Corea del Nord è uno spettro mai esorcizzato. Era il 1966 quando la Nazionale di calcio nordcoreana ci eliminò dai Mondiali d'Inghilterra, letteralmente rossi di vergogna. La Legea nasce invece nel 1988 e, certamente, in quel tempo non avrebbe mai pensato di portare le proprie produzioni nel lontano oriente. Inutile dire che, alla luce delle tensioni internazionali di oggi, qualcuno considera la scelta della Legea piuttosto discutibile.

"E perché mai - afferma il general manager dell'azienda con sede a Pompei, Luigi Acanfora - visto che la Corea del Nord è una squadra riconosciuta dalla FIFA. Pertanto, possiamo vestirla. Da quelle parti c'è una cultura diversa rispetto alla nostra, ma posso assicurare che la gente non pensa solo alla guerra. Il calcio è molto seguito e c'è un tifo piuttosto acceso".

Prima dello sbarco della Legea a Pyongyang, l'italiano più conosciuto in Corea del Nprd era Giancarlo Elia Valori che aveva supportato finanziariamente la costruzione di una ferrovia e di una fabbrica di riciclo per pneumatici. La Corea del Nord non è l'unica Nazionale di calcio le cui divise sono realizzate dalla Legea. Tra i clienti dell'azienda italiana figurano anche la Bosnia ed il Montenegro, mentre in passato ci sono state Albania ed Iran.