Megalomane, spregiudicato, crudele, imprevedibile. Su Kim Jong-un, dittatore nordcoreano che con i suoi 33 anni è il capo di Stato più giovane del mondo, sono circolate tantissime notizie che hanno dell'incredibile. Alcune, purtroppo, corrispondono al vero. Altre non trovano conferma, considerata la difficoltà di reperire fonti autentiche a causa di un regime che lascia trapelare invero poco alla stampa estera. Altre ancora si sono rivelate clamorose 'fake news', ma la continua ricerca dello scoop sensazionalistico ha fatto in modo di spacciarle per veritiere.

Dalla strage di disabili al cannibalismo

In un articolo uscito qualche anno fa su International Businness Times, si sosteneva che il regime nordcoreano stesse adottando politiche di crudeltà estrema, come la soppressione dei bambini nati con handicap fisici e l'eliminazione dei disabili in generale, sullo stile del nazismo in Germania. In realtà nel Paese asiatico esistono dei programma di riabilitazione dei disabili, confermati dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, così come una rappresentativa di atleti paralimpici che ha partecipato alle relative Olimpiadi del 2012. Un'altra indiscrezione ventilò che ai cittadini della Corea del Nord fosse stato proibito l'uso dei telefoni cellulari, voce smentita dalle registrazioni video di parecchi turisti per le strade di Pyongyang che hanno ripreso molte persone con il telefono; nel 2013, inoltre, il governo ha avviato la produzione e la diffusione del primo smartphone nordcoreano.

In un altro pezzo giornalistico, uscito stavolta sul Telegraph, si sosteneva che le famiglie nordcoreane praticassero il cannibalismo e mangiassero i propri bambini, la fonte era un anonimo 'Mr. Lee' ed anche in questo caso non ci sono assolutamente conferme a supporto di questa allucinante tesi, fermo restando che quello dei comunisti che mangiano i bambini è piuttosto datato come scoop.

New Focus International affermava invece che Kim Jong-un stesse studiando il Mein Kampf, noto libro scritto da Adolf Hitler, e ne stesse distribuendo svariate copie ai suoi ufficiali. Anche in questo caso nessuna prova, tranne le parole del solito disertore anonimo. Leggende metropolitane circolano anche sull'esecuzione di Chang Sung-taek, zio del dittatore, giustiziato nel 2013: in un articolo comparso sul Corriere della Sera, si riportava l'indiscrezione che l'anziano ufficiale fosse stato sbranato dai cani, ma la fonte in questo caso fu un giornale cinese che avrebbe scritto l'articolo basandosi su un post satirico trovato sui social network.

Infine una leggenda calcistica, nata grazie ad un video pubblicato su Youtube nel quale si sosteneva che Kim Jong-un avesse fatto credere al popolo nordcoreano che la Nazionale fosse giunta in finale dei Campionati Mondiali del 2014 dove avrebbe affrontato il Portogallo. Una parodia davvero ben fatta che ha ingannato migliaia di persone, ancora oggi c'è chi sostiene che il video sia autentico.