È un Claudio Marchisio palesemente amareggiato quello che condanna lo spiacevole episodio accaduto a Torino. Il centrocampista della Juventus, bianconero da sempre, cresciuto con la maglia della Vecchia Signora come seconda pelle, condanna senza mezzi termini quanto accaduto nel capoluogo piemontese.

Ecco cos'è successo a Torino

Il centrocampista della Juventus, assieme a tutta la città di Torino, questa mattina si è svegliato con una spiacevole sorpresa. Il mondo del calcio e non soltanto condanna apertamente le deplorevoli offese alla memoria del Grande Torino apparse sui muri nei pressi della Basilica di Superga.

Quanto accaduto il 4 maggio del 1949 è conosciuto a tutti; tifosi di ogni età ed amanti dello sport in generale, non possono non sentirsi offesi per l'accaduto, e chi si è permesso di scrivere quelle cose nei confronti di una delle squadre più forti della storia del calcio, dimostra di non essere amante di questo sport. L'aereo che trasportava il Grande Torino, si schiantò sulla collina di Superga e nell'impatto morirono Valentino Mazzola e tutti i compagni di squadra, di ritorno dalla trasferta a Lisbona contro il Benfica.

Alla vigilia dell'anniversario dell'accaduto, sono apparse frasi deplorevoli nei confronti della sciagura, e per quelle frasi, arrivano condanne da ogni parte. Anche il bianconero Claudio Marchisio si esprime sulla vicenda e lo fa attraverso Twitter.

Oltre a lui, si sono espressi la sindaca del capoluogo piemontese Chiara Appendino, e tanti altri: "Vergognose le ingiurie contro il #GrandeTorino comparse a #Superga. Ci stiamo muovendo affinché vengano rimosse al più presto", il tweet della prima cittadina di Torino è una chiara condanna. C'è chi le ha fatto notare che ad aver scritto quello scempio potrebbe essere tifoso bianconero (squadra del cuore anche di Chiara Appendino), a cui la sindaca ha risposto così: "Non ho alcun problema a condannarli, come mi auguro che i veri tifosi granata condannino i cori sull'Heysel".

Oltre alla sindaca, la condanna via Twitter arriva anche da parte di Claudio Marchisio, che ha commentato così l'accaduto: "Chiunque abbia scritto quegli insulti, dovrebbe vergognarsi! #GrandeTorino #respect". Non esistono colori, non esiste squadra del cuore, non esistono bandiere, per questi atteggiamenti solo disprezzo e condanna.

A prescindere dalla squadra del cuore, c'è da portare rispetto alle persone che persero la vita in quella circostanza, ed ai familiari che ancora oggi piangono la loro scomparsa, è quello che ha fatto la bandiera bianconera Claudio Marchisio.