La salvezza della Ternana ha del miracoloso, sportivamente parlando. Le 'Fere', già virtualmente in Lega Pro secondo alcuni tecnici, hanno compiuto una straordinaria impresa sotto la guida tecnica di Fabio Liverani, testimoniata dai 26 punti raccolti nelle ultime 13 gare del campionato di Serie B che hanno permesso il mantenimento della categoria. Ora però tutto potrebbe sfumare, la situazione societaria degli umbri è praticamente un castello di carte ed il 'mazziere' le ha appena mollate. Simone Longarini ha lasciato la presidenza e le redini del club, le problematiche sono ovviamente economiche.

Si cercano acquirenti, inutile sottolineare che non sarà semplice. In soldoni, se la Ternana non offre garanzie concrete per l'iscrizione in serie B entro il prossimo 15 giugno, dovrà alzare bandiera bianca e ripartire dalle categorie inferiori. In pole position per prendere il posto degli umbri c'è il Trapani, anche se poi bisognerà tener conto di quella che sarà la finalista perdente dei play off di Lega Pro.

Longarini: 'Un impegno non più sostenibile'

Simone Longarini aveva assunto la carica di presidente della Ternana nel 2015, dopo le dimissioni di Francesco Zadotti e la brevissima parentesi di Giuseppe Matteo Masoni. Il numero uno della società rossoverde ha comunicato ai tifosi il proprio rammarico per una scelta sofferta e lo ha fatto tramite una lettera aperta.

"L'impegno economico richiesto è gravoso e non più sostenibile per la mia famiglia, sono costretto a non poter più proseguire nel sostegno alla Ternana Calcio. Siamo fin d'ora alla ricerca di investitori interessati e chiunque dia prova di avere i giusti requisiti di solidità economica, può verificare i documenti della società presso lo studio legale Proietti di Terni. I tempi sono strettissimi, le necessarie garanzie per l'iscrizione al campionato devono essere fornite entro il 15 giugno".

Trapani, salvezza gettata alle ortiche

Per il Trapani, pertanto, si potrebbe aprire uno spiraglio. La delusione per aver perso la serie B dopo aver addirittura sfiorato la serie A l'anno precedente non è ancora stata smaltita nella città falcata. C'è amarezza e tanta rabbia per come sono andate le cose, gli uomini di Alessandro Calori hanno disputato un incredibile girone di ritorno, vanificato però dal calo imprevisto ed imprevedibile delle ultime partite.

La salvezza è stata toccata con mano e poi gettata alle ortiche. Nemmeno 24 ore dopo la retrocessione si sono addensate nuove nuvole all'orizzonte a seguito dei problemi giudiziari che hanno coinvolto la famiglia Morace, proprietaria del club. Al di là di vicende che, comunque, non riguardano il calcio, quella granata è una società sanissima e con tutte le carte in regola per prendere parte a qualunque campionato. L'impressione è che il Trapani potrebbe tentare la strada del ripescaggio, nel momento in cui davvero la Ternana dovesse dare fortfait, ma oggi è prematuro dirlo. Se non altro, le notizie che arrivano da Terni hanno rinvigorito in qualche modo le speranze di una tifoseria tra le più passionali della serie cadetta, un'intera città protagonista di un lungo ed esaltante sogno alla quale il brusco risveglio ha fatto molto male.

Sognare oggi di rientrare nel secondo campionato nazionale dalla porta di servizio è un regalo inatteso, di certo se guardiamo il cammino di Trapani e Ternana nella seconda metà del campionato possiamo ben dire che nessuna delle due avrebbe meritato la retrocessione. Purtroppo il calcio è anche questo.