Erano diventate virali, in pochissimo tempo, le immagini della mega rissa scoppiata quattro giorni fa in Cina, nella Chinese Super League, l'equivalente della nostra Serie A.
I soldi non fanno la felicità, a volte...
Protagonista (in negativo) uno dei calciatori più pagati ad essere sbarcato nel continente asiatico (ben 60 milioni di euro con un contratto quadriennale da 25 milioni a stagione!), ovvero Oscar dos Santos Emboaba Júnior, meglio conosciuto, specie in Europa, come Oscar.
Il venticinquenne fantasista brasiliano, per cinque stagioni al Chelsea, è stato infatti sanzionato dalla federazione cinese con ben otto giornate di squalifica più una multa di 40mila yuan, circa 5000 euro.
Il motivo? Nella gara disputatasi lo scorso 18 giugno tra i suoi Shanghai SIPG e il Guangzhou R&F, con la gara ferma sul risultato di 1-1 (grazie tra l'altro al suo decisivo assist per il pareggio realizzato da un altro brasiliano emigrato, Hulk), nei minuti finali del primo tempo, il fantasista aveva pensato bene di provocare gli avversari rifilando due vere e proprie pallonate ai calciatori del Guangzhou, scatenando di fatto un parapiglia che ha poi scaturito l'espulsione di due calciatori, uno per parte, nel corso del match (in totale saranno poi quattro).
Chi la fa l'aspetti
Oscar, almeno sul terreno di gioco, era riuscito a farla franca, terminando regolarmente il match finito poi 1-1. Non però per la federcalcio cinese che, ottenute le immagini relative all'episodio incriminato, ha deciso di comminare al brasiliano una punizione esemplare che gli farà saltare almeno due mesi della Chinese Super League.
Durissimo il comunicato della stessa federazione, che recita: "La condotta immorale di Oscar, che ha scatenato una rissa generale sul campo, ha avuto un effetto importante e negativo sulle leghe professionistiche cinesi".
Un duro colpo anche per la sua squadra ed in particolare per il tecnico portoghese André Villas Boas, suo ex tecnico ai tempi dei Blues, costretto a rinunciare ad uno dei fiori all'occhiello del mercato almeno sino alla metà di agosto, sempre che il club non decida di fare ricorso.
Oscar che, sbarcato in Oriente nel gennaio del 2017, sin qui aveva realizzato quattro gol e ben dieci assist, contribuendo in maniera concreta agli ottimi risultati dello Shanghai attualmente al secondo posto in campionato a meno quattro dalla capolista Guangzhou allenata da un suo illustre connazionale, un certo Luis Felipe Scolari.
Ora, però, il brasiliano avrà il tempo di meditare (nel vero senso della parola) sino al suo rientro in campo e riflettere su quanto accaduto. Magari trovando l'ispirazione giusta grazie a Buddha...