Sogno svanito per gli azzurrini di Di Biagio che, nella serata di Cracovia, vengono eliminati in semifinale dai pari età della Spagna, vittoriosi per 3 a 1. L'italia paga un secondo tempo non all' altezza, reso possibile dall'espulsione, subito dopo il gol del vantaggio di Saul Niguez (autore di una tripletta), rimediata dall'interista Gagliardini. Inutile la reazione azzurra con il gol del pari di Bernardeschi, viste le successive due reti messi a segno sempre da Saul. La Spagna incontrerà in finale (venerdì sera) la Germania, vittoriosa nel pomeriggio contro l'Inghilterra ai calci di rigore.
Grande equilibrio.
Sul comunale di Cracovia, il fischio d'inizio dello slavo Vincic, apre le danze di un classico mondiale, che sin dai primi minuti si manifesta attraverso un grandissimo equilibrio e con il solito cannovaccio, basato sul possesso palla spagnolo con sporadiche fiammate, seguito dalle veloci ripartenze azzurre. Difatti, la prima vera palla gol del match arriva al minuto 22' con l'inserimento del futuro romanista Pellegrini che impatta bene il pallone in area di rigore ma trova la buona risposta dell'estremo difensore basco Kepa. Passano circa 8' minuti e arriva anche il primo acuto degno di nota delle Furie Rosse che sfruttano, dopo una punizione battuta male, una buona imbucata di Mere per Deulofeu che, da pochi bassi, colpisce male il pallone con il sinistro.
Gli ultimi 15 minuti di gara scivolano senza poche emozioni, tranne qualche slalom in mezzo al campo dei due gioielli spagnoli, Ceballos e Asensio che divertono il pubblico, affascinato più all'estetica che alla tattica.
Tracollo Italia.
Se nei primi tre quarti d'ora, Donnarumma e Kepa erano stati semplici spettatori non paganti, nel secondo tempo i due (soprattutto il primo) vedranno gonfiarsi le rispettive reti.
Infatti al 53' esimo è proprio il Gigio nazionale a raccogliere la palla da dentro il sacco, a causa della terza rete nel torneo del madrileno Saul, che sfrutta un buon assist dello scatenato Ceballos per aprire le danze del match. Passano solo 5' minuti è arriva l'episodio che cambierà la partita, ossia il secondo giallo dell'interista Gagliardini che significa espulsione e Italia in 10 uomini.
Gli azzurri però con grande personalità non si scompongono e anzi, risistemati in campo con il 4-4-1 e l'uscita di Chiesa per Locatelli, trovano addirittura il gol del pari grazie all'invenzione di Bernardeschi che parte dalla destra, salta due uomini e dal limite d'area fa partire un tiro deviato che non lascia scampo a Kepa: è 1 a 1 (64'). Ma ecco che, nel momento clou del match, i ragazzi di Di Biagio calano notevolmente, tanto che un minuto dopo ancora Saul riporta in vantaggio i suoi con una prodezza da 25 metri che non lascia scampo a Donnarumma. Sul 2 a 1 l'Italia fatica a imbastire una nuova azione d'attacco, rischiando addirittura di prendere il terzo gol, che non arriva per questioni di centimetri con Asensio.
3 a 1 che arriva però al minuto 74' ancora con Saul, che emula Thiago Alcantara, autore di una tripletta nell'ultima gara ufficiale tra le due compagini (finale Europeo 2013 in Israele). Niente valgono per gli azzurrini le entrate in campo di Cerri prima e Garritano poi, in finale accede per la nona volta nella sua storia la Spagna del ct Celades.