Tra il 1992 e il 2004 la nazionale italiana di calcio Under 21 fece man bassa di campionati europei di categoria, vincendone addirittura cinque. Venne intervallata solo dalla Spagna di Valerón nel 1998 e dalla Repubblica Ceca di Cech nel 2002. Grazie a quei successi è in testa all'albo d'oro degli europei Under 21, tallonata dalla Spagna, che ha ottenuto quattro affermazioni.

Tanti calciatori di quelle under 21 sono poi passati alla nazionale maggiore. Alcuni di loro si sono laureati campioni del mondo nel 2006. Se dovessimo scegliere una top 11 di quelle formazioni verrebbe fuori una formazione mostruosa: Buffon, Barzagli, Cannavaro, Nesta, Panucci, Gattuso, Pirlo, De Rossi, Totti, Inzaghi, Vieri.

Under 21, fabbrica di talenti

L'Under 21 è da sempre un importante serbatoio dove giovani talenti si mettono in mostra e lavorano per diventare campioni e poter in futuro essere pronti per la nazionale maggiore.

La formazione guidata da Gigi Di Biagio impegnata dal 16 al 30 giugno in Polonia è a detta di tutti una delle più esperte di sempre. Tavecchio, presidente della FIGC, ha dichiarato che l'obiettivo minimo è la semifinale. Dopo l'ultima affermazione del 2004, però, la speranza comune è che finalmente l'Italia possa tornare a vincere il campionato europeo di categoria.

Dei 23 convocati dal tecnico, 11 sono già titolari in Serie A e solo 3 hanno giocato in Serie B quest'anno. Si spera che da questa rosa possano venir fuori i nuovi Buffon, Pirlo e così via.

Data l'abbondanza di talento abbiamo deciso di analizzare l'under 21 prendendo un giocatore per ruolo su cui puntare per il futuro.

Portiere: Gianluigi Donnarumma

Nonostante in rosa ci siano Scuffet, che qualche tempo fa era considerato l'erede di Buffon, e Cragno, reduce da una grande stagione con il Benevento (culminata dalla promozione della squadra campana), la scelta non poteva che ricadere su di lui.

Da poco ha compiuto 18 anni, ma gioca in Serie A da quando ne aveva 16. L'allenatore del Milan di quella stagione Mihajlovic, nonostante la tenera età, decise di puntare su di lui, ed il portierone di Castellammare di Stabia l'ha ripagato con grandi prestazioni. Ha già all'attivo 68 presenze in Serie A. Quest'anno grazie anche alle sue parate il Milan è riuscito a tornare in Europa, seppur dalla porta secondaria dell'Europa League.

Ha deciso di non rinnovare il suo contratto con la società rossonera in scadenza nel 2018 e con ogni probabilità verrà ceduto alla Juventus o al Real Madrid.

Difensore: Mattia Caldara

Anche in questo caso la scelta non era semplice. Abbiamo deciso di puntare sul difensore bergamasco solo perché Rugani, nonostante la sua giovane età (22 anni), è già una realtà importante della Juventus. Mattia, robusto centrale di difesa, adesso gioca nell'Atalanta, con cui quest'anno ha collezionato 30 presenze (condite da ben 7 gol, un'enormità per un difensore). Dalla stagione 2018-2019 seguirà il suo compagno Daniele alla Juventus. Nel prossimo campionato con l'Atalanta si farà le ossa in Europa League, grazie al quarto posto conquistato dalla squadra di Gasperini.

Centrocampista: Federico Bernardeschi

Il centrocampo è il reparto che probabilmente possiede più talento. Pellegrini e Gagliardini hanno appena esordito in nazionale maggiore; Locatelli grazie all'infortunio occorso a Montolivo ha giocato con discreta continuità nel Milan, segnando anche il gol vittoria contro la Juventus con un gran destro all'incrocio; Benassi, capitano dell'Under 21, ha già all'attivo 84 presenze ed 11 gol in Serie A con il Torino.

La stella di questo reparto è Federico Bernardeschi. Di proprietà della Fiorentina dal 2003, con i viola ha fatto tutta la trafila dei settori giovanili, fino ad esordire in prima squadra nel 2014. Durante la stagione appena conclusa è esploso definitivamente, collezionando 42 presenze e 14 gol.

Anche lui ha già esordito in nazionale, con 9 presenze ed un gol all'attivo.

Mancino naturale, può giocare a centrocampo in più ruoli, ma è utilizzato prevalentemente come esterno sinistro d'attacco. Grazie ad una tecnica invidiabile dispone di un ottimo dribbling e offre molti assist ai compagni. Inoltre sa calciare le punizioni ed è un buon finalizzatore.

Attaccante: Domenico Berardi

Lui è arrivato nel calcio che conta per caso. Notato durante una partita di calcio a 5 a 16 anni, fa un provino con il Sassuolo che lo tessera immediatamente. Classe '94, ha già all'attivo 148 presenze e 54 gol in Serie A.

Attaccante mancino, tecnico, ha la personalità dei grandi campioni. Arrigo Sacchi dice di lui: "È un giocatore di grandissimo talento, un calciatore moderno che gioca con e per la squadra a tutto campo e tempo. La vivacità, le intuizioni, il temperamento, la forza fisica unita ad una buona tecnica fanno parte del suo bagaglio. È un giocatore vero che conosce il gioco e lo interpreta in modo totale."