La strega vola, sempre più in alto. È alle porte del paradiso. C'è chi riferisce di averla vista stanotte, con indosso un vestito giallorosso, invece del classico nero. Ma come ha fatto ad arrivare così in alto?

La promessa

"Era una promessa fatta da due persone, nate per caso fratelli. E diventate amici per forza. Io e Ciro l'avevamo detto fin dal primo giorno: ci avremmo provato sempre e ora ci siamo arrivati". Queste le parole cariche di emozione del presidente Oreste Vigorito al termine della partita con il Carpi che ha consegnato al benevento le chiavi del paradiso.

Era una promessa fatta assieme al fratello Ciro, scomparso nel 2010, al quale è intitolato lo stadio (ex Santa Colomba). Anche Ciro aveva la passione giallorossa nel cuore. Nei momenti difficili spesso si accomodava in panchina. Tra le tante immagini scolpite nella memoria dei tifosi, c'è quella dopo la sconfitta casalinga contro il Crotone del 21 giugno 2009, nella partita che poteva portare in serie B il Benevento per la prima volta nella sua storia. Fu il primo a consolare, in campo, i giocatori della sua squadra in lacrime.

Chi avrà gioito da lassù insieme a Ciro è Carmelo Imbriani, indimenticato calciatore ed allenatore dei sanniti, stroncato da un male incurabile all'età di soli 37 anni.

Non si è mai arreso alla malattia, fino alla fine. Il suo messaggio, lasciato in eredità, è stato colto appieno dai calciatori del Benevento, che l'hanno omaggiato nel miglior modo possibile. Nicolas Viola, centrocampista del Benevento, a fine partita dedica questa vittoria anche a lui.

La squadra e la sua guida, Marco Baroni

Le sue parole a Sky Sport nel post-partita: “E’ una gioia infinita veramente. E’ incredibile tutto, ma ce la siamo meritata la A, giocando benissimo in questi playoff. La squadra sta bene di testa, sta bene in tutto. Questa è la squadra che al di là dei meriti degli altri ha fatto più supremazia.

E’ una squadra seconda per palleggio, straordinaria per tutta l’annata” .

Se qualcuno era destinato a compiere un'impresa del genere, questo è Marco Baroni. Il mister fiorentino ha un feeling speciale con la Campania: da calciatore segnò all'esordio in Serie A contro il Napoli (con la maglia del Lecce), squadra dalla quale fu prelevato nella stagione del secondo scudetto. In quella stagione segnò due gol, entrambi storici per il Napoli: il primo al Bologna fu il numero 3.000 nella storia del club partenopeo; il secondo, all'ultima giornata contro la Lazio, risultò decisivo per la vittoria del campionato.

Dopo la storica promozione dell'anno passato per mano dell'allenatore Gaetano Autieri, toccava a Baroni riscrivere la storia.

Baroni non ha dato una risposta convincente sul suo futuro? Il mister ha fatto il vago, oggi se la tira. Io voglio che Baroni rimanga. Se ho raggiunto quota venti gol, è merito suo che mi ha voluto fortemente“. Parole pronunciate a Sky Sport da Fabio Ceravolo, bomber del Benevento, con cui ha totalizzato il record di gol in una sola stagione (con la Ternana si era fermato a 12).

Chi ha brillato in campo

L'illusionista, rinominato "la Belva" per la sua determinazione in zona gol, è l'uomo senza il quale probabilmente i play-off non si sarebbero neanche giocati. Sua la rete fondamentale all'ultimo secondo contro il Frosinone alla terzultima giornata di campionato, che ha permesso al Benevento di battere la squadra ciociara e tornare sotto la soglia dei 10 punti di distacco, necessaria per lo svolgimento dei play-off.

Oltre a lui si sono distinti tanti altri calciatori, in primis il capitano Lucioni, che con autorevolezza ha guidato la retroguardia nel corso del campionato e fatto da chioccia a Camporese. I due hanno potuto contare anche sulle parate dell'under 21 Cragno, in prestito dal Cagliari, già accostato a grandi squadre.

In mezzo al campo Viola è stato un regista sopraffino, coadiuvato da Chibsah, tanti palloni recuperati, corsa ed inserimenti, e da Eramo, autentico jolly di centrocampo.

Sulle fasce non è mai mancato l'apporto fondamentale di Ciciretti e Falco, autori di giocate pregevoli e numeri di alta scuola, sostituiti ottimamente da Melara e Cissé quando chiamati in causa.

Anche i terzini Venuti, Gyamfi, Lopez e Pezzi non hanno mai fatto mancare il loro contributo, in fase di copertura e quando c'era da attaccare.

Menzione speciale per il rumeno Puscas, eroe di questi play-off, che con il suo gol ha sancito la vittoria del Benevento sul Carpi, dopo aver disputato un finale di stagione favoloso.

Il futuro del Benevento

Il presidente Vigorito ha affermato: "Non si va in Serie A per poi tornare indietro, noi siamo del Sannio e vogliamo rimanere in paradiso". I tifosi giallorossi aspettano con impazienza le mosse di mercato dopo questa affermazione. Sanno che il presidente è uno abituato a mantenere le promesse.

Nel frattempo la strega è lassù, in paradiso. I tifosi delle altre squadre di serie A, sulle note di Venditti, le cantano un dolce ritornello: "benvenuta in paradiso insieme a noi, benvenuta in paradiso finché vuoi".