L’Us Latina Calcio ha cessato di vivere dopo 8 anni di storia. La società nata nel 2009 dalla fusione di F.C. e Virtus è scomparsa, in terra pontina ci si è ricascati e, come succede al Gioco dell’Oca, si deve tornare al punto di partenza. Oppure in prigione, per citare il Monopoli. C’è poco da scherzare, in realtà, perché solo chi l’ha vissuto da vicino, quindi giocatori e staff tecnico delle varie squadre selezioni giovanili comprese, può capire cosa sia realmente successo durante l’annata da incubo che ha portato alla sparizione della società nerazzurra, retrocessa sul campo, ma costretta a rinunciare all’iscrizione alla Lega Pro dopo il fallimento sancito il 13 giugno, ma in realtà scritto da mesi dopo il ciclone che ha travolto la gestione e il goffo tentativo di salvataggio da parte di Benedetto Mancini, destinato a essere ricordato solo come l’ultimo presidente della storia della società.

Rosa ridotta all'osso

Adesso però i cocci sono tutti dei giocatori destinati a svincolarsi. Giovani e meno giovani, il patrimonio tecnico è di buon valore, pur limitato ad appena 8 giocatori, essendo tutti gli altri non di proprietà del club, bensì di rientro alle rispettive basi dopo i prestiti, dal portiere Carlo Pinsoglio al difensore Pol Garcia Tena, tornati alla Juventus, al trio della Sampdoria De Vitis-Rocca-Rolando fino a Cristian Buonaiuto (Perugia) e Roberto Insigne (Napoli) senza dimenticare Mauro Coppolaro, che era in prestito all’Udinese dove ritornerà dopo le buone prove al Mondiale Under 20.

Per chi ha bisogno di esperienza...

Un patrimonio che può fare gola a parecchie società di Serie B e Lega Pro e forse non solo.

Come trascurare ad esempio i nomi di Paolo Hernan Dellafiore o di Daniele Corvia, giocatori con alle spalle una carriera anche in Serie A, acquistabili dietro il solo pagamento dell’ingaggio e già con all’orizzonte diverse offerte dalla Serie B? Buon pedigree in categoria ha pure Matteo Bruscagin, a Latina nelle ultime 6 stagioni, cresciuto nel Milan.

Il vivaio della Roma ha invece svezzato Riccardo Brosco, uno che non avrà problemi di questo tipo avendo già firmato a fine gennaio con il Verona, ma che dovrà recuperare dal grave infortunio al ginocchio subito a marzo.

Ritorno di fiamma del Parma per Regolanti?

Più verde l’età del trequartista Filippo Bandinelli, classe ’95, buon protagonista in stagione grazie alla fiducia accordata da Vivarini, cresciuto nella Fiorentina, ma il cui cartellino era stato ceduto dai viola ai nerazzurri nella scorsa estate.

La dote di 30 presenze e 4 assist servirà a trovare una buona squadra da cui ripartire. A spasso anche Giuliano Regolanti, arrivato a Latina a stagione in corso, subito protagonista di un gol alla Pro Vercelli e a gennaio vicinissimo al trasferimento al Parma, poi saltato per un cavillo burocratico: l’interesse potrebbe tornare di moda, anche in caso di mancata promozione in B dei crociati, pronti a testarlo e nel caso cederlo in prestito.

Caccia ai giovani: Maciucca, Morgan Pedretti e Santiago Rodriguez

A caccia di una squadra anche il jolly figlio d’arte Marco Pinato, la cui stagione è stata condizionata dagli infortuni, oltre che i tanti prodotti del vivaio pontino, il vero patrimonio che andrà disperso, al termine di un’annata drammatica sul piano organizzativo, tra allenamenti e a volte anche pasti saltati.

Su tutti il baby prodigio della porta Morgan Pedretti, classe 2002, ex Varese e Pro Patria, con già addosso gli interessi di diversi club, aggregato in stagione dall’Under 15 pur tre anni sotto età. E poi coloro che erano riusciti ad affacciarsi alla prima squadra, come i difensori Alessandro Celli (’97) e Riccardo Maciucca (’96), prelevati giovanissimi rispettivamente da Genoa e Lazio e impiegati in stagione per, o come l’attaccante Antonio Di Nardo, uno che avrebbe sicuramente fatto comodo in caso di ripartenza dalla Lega Pro, ma che ora cercherà fortuna altrove, al pari dei gioielli della Primavera abilmente guidata in stagione da mister Carlo Tebi: il riferimento è al terzino Luca Costanzo e all’attaccante uruguaiano Santiago Rodriguez, entrambi classe ’98.