La sconfitta della Juventus in Champions League è difficile da raccontare, una squadra che raggiunge la nona finale di Champions League ma che perde per la settima volta subendo un pesantissimo 1-4 contro i fenomeni del Real Madrid. Cristiano Ronaldo superstar con la doppietta realizzata e un quinto Pallone d'oro sempre più vicino, centrocampo da paura con Kroos, Modric e Casemiro che dominano i bianconeri e Keylor Navas decisivo nei primi minuti di gara su Higuain e Pjanic. Il gol da cineteca di Mario Mandzukic, quello che era valso il momentaneo 1-1, resta l'unico acuto di una squadra che si è spenta senza una ragione nel secondo tempo subendo in tre minuti due gol che hanno spezzato le gambe.

Giocatori e staff tecnico delusi per l'ennesima chance persa, ma l'attenzione della serata non si può concentrare sul risultato o sulla disamina tecnica visto quanto accaduto a piazza San Carlo a torino.

I momenti di panico nel centro della città

I tifosi della Juventus che non sono riusciti a volare a Cardiff si sono ritrovati a Piazza San Carlo per seguire nel maxischermo la finale di Champions League. Secondo i dati rivelati sarebbero stati circa 60.000 i presenti. Tra le cause del dramma nel centro torinese potrebbe esserci anche un falso allarme di un incosciente che non si è reso conto di quello che le sue parole avrebbero scatenato.

Altri testimoni parlano dello scoppio di un petardo nella piazza con i tifosi che sono scappati, alcuni finiti sotto e calpestati da chi cercava di correre lontano dalle zone pericolose.

In un'altra parte della piazza è crollata una ringhiera che portava al parcheggio sotterraneo e altre persone sono rimaste ferite nella caduta.

Migliaia di feriti, otto sono in codice rosso

Il resoconto della serata è decisamente drammatico e porta in secondo piano ogni considerazione sul calcio giocato. Sono 1400 le persone rimaste ferite, chi in maniera lieve chi in maniera più grave, nel panico creato a Piazza San Carlo.

Ieri sera per alcuni momenti ci sono stati anche dei dispersi, anche se poi la situazione è pian piano rientrata. Ma tra quei feriti c'è anche chi è finito in ospedale in codice rosso.

Secondo le prime ricostruzioni è un bimbo di quattro anni il più grave, al momento ricoverato all'Ospedale Regina Margherita di Torino in rianimazione.

Una ragazza, invece, di cui non si conosce l'eta si trova in prognosi riservata alle Molinette. Altre due persone, un uomo di 66 anni e una donna di 38, sono al momento ricoverati in rianimazione al San Giovanni Bosco.