Non solo nuovi arrivi legati al calciomercato per la Juventus, che ha ufficializzato il ritorno, a dir poco clamoroso, di Riccardo Agricola. Il dottor Agricola sarà il nuovo direttore sanitario del "J Medical", ossia una struttura privata nata dall'accordo tra la Juventus e il Santa Clara group. Qui i giocatori juventini possono usufruire di un supporto in vari ambiti dalla diagnostica fino alla fisioterapia e alla riabilitazione. Parliamo di una struttura che non è di proprietà della Juventus, ma che è comunque controllata dalla società bianconera,con tutti gli strumenti e i comfort messi a disposizione dei suoi tesserati.
Il passato bianconero di Agricola
Riccardo Agricola torna in bianconero, dopo essere andato via nel 2009 quando si definì stanco dopo tutta la vicenda giudiziaria che aveva vissuto. L'ex medico sociale bianconero conobbe le luci della ribalta nel 2002 quando fu condannato dalla procura di Torino ad uno anno e 10 mesi per "l'utilizzo di farmaci somministrati, in particolar modo EPO, per fini diversi da quelli per i quali se ne fa generalmente uso". In pratica Agricola fu accusato di aver utilizzato dei medicinali per implementare le doti fisiche e atletiche di alcuni giocatori della Juventus di Lippi, in particolar modo finirono sotto l'occhio del ciclone Alex Del Piero e Gianluca Vialli ai quali veniva imputato uno sviluppo muscolare anomalo.
Nell'appello del 2005 però arrivò il proscioglimento totale per Agricola, e nel 2007 il procuratore Guariniello chiuse definitivamente la vicenda. Insomma Agricola oggi può liberamente esercitare il suo mestiere, ma per tanti il suo nome resta comunque legato allo scandalo Doping bianconero.
'Scelta provocatoria e inopportuna'
Tante reazioni incredule e sdegnate da parte di tifosi e giornalisti di fede non bianconera. Tanti gli interventi nelle trasmissioni calcistiche radiofoniche, come ad esempio in quella condotta da Carlo Alvino in una radio napoletana. Tanti gli ascoltatori che concordano con Alvino nel ritenere sbagliata e provocatoria la scelta della Juventus, domandandosi perché tra tanti medici giovani e preparati ci fosse il bisogno di ricorrere ad uno comunque legato ad una brutta vicenda.
Sulla stessa linea anche Maurizio Crosetti che, sulle colonne di Repubblica, definisce questa scelta decisamente inopportuna. Crosetti si definisce incredulo per questa soluzione trovata dalla Juventus, dichiarando che sarebbe stato più giusto scegliere un altro medico, e non riportare alla luce una vicenda che certamente non fa onore alla società bianconera la quale dovrebbe invece cercare di farla cadere nel oblio.