Trapani, il toto-allenatore prosegue quasi instancabilmente da quando è stata comunicata ufficialmente la fine del rapporto con Alessandro Calori. Nei giorni scorsi era stato dato per certo l’approdo nella città falcata di Giuseppe Magalini, in qualità di nuovo direttore sportivo al posto di Fabrizio Salvatori. Stando alle ultime indiscrezioni riportate da GoalSicilia.it, la fumata in tal senso sarebbe tutt’altro che bianca: Magalini avrebbe incontrato i vertici del Trapani, ma non sarebbe stato raggiunto un accordo. Sempre secondo i ‘rumors’ di mercato, l’eventuale arrivo del nuovo ds avrebbe aperto la strada al nuovo tecnico, su tutti il nome di Giuseppe Sannino.

La notizia, almeno per il momento, è priva di fondamento. A dirlo è il diretto interessato, contattato dalla redazione di Blasting News Italia.

‘Non ho mai parlato con nessuno del Trapani’

Sinceramente ho appreso la notizia dalla stampa – ci dice Giuseppe Sannino – perché allo stato attuale nessun rappresentante del Trapani mi ha contattato, non ho mai parlato con nessuno. Chiaro che quando una società è in cerca di un nuovo allenatore, si fanno tanti nomi”. In effetti Sannino è solo uno dei tanti tra i più gettonati in questo particolare periodo, ma non è stato certamente l’unico tecnico accostato al Trapani. Dopo l’annuncio relativo a Calori, si è parlato anche di Auteri, Padalino e Sottili.

Abbiamo chiesto a Giuseppe Sannino come valuterebbe un’eventuale nuova proposta dalla Sicilia, una terra che lui conosce molto bene dopo le esperienze a Palermo e Catania. “La valuterei come tutte le altre – sottolinea – e sono sempre disponibile ad ascoltare le proposte serie di lavoro. A Trapani, negli anni passati, è stato costruito qualcosa di straordinario. Una realtà che dai campionati minori è arrivata nel giro di pochi anni in serie B è certamente un miracolo sportivo. Sono venuto a Trapani soltanto una volta, in occasione di una convention dove erano presenti altri tecnici, come Beppe Iachini e Davide Ballardini, quando il direttore sportivo era il mio caro amico Daniele Faggiano. Si respirava un’aria positiva e, infatti, da lì a poco (era marzo del 2016, ndr) il Trapani avrebbe fatto qualcosa di eccezionale e sarebbe arrivato ad un passo dalla serie A”.

Il bello ed il brutto del calcio

La stagione appena conclusa a Trapani è stata vissuta come una sorta di incubo. In tanti, dopo aver sognato per mesi l’approdo nel massimo campionato, si sono svegliati bruscamente in Lega Pro meno di un anno dopo. “Il calcio è bello e brutto – dice Sannino – perché regala risultati straordinari, ma anche cocenti delusioni.

Nel caso del Trapani, c’è una squadra che nel giro di una stagione è passata dalla possibilità di una promozione in serie A ad una retrocessione, purtroppo non è l’unica realtà ad aver vissuto una parabola del genere. È stato un vero peccato – aggiunge – perché quanto ha fatto Alessandro Calori a Trapani è un altro miracolo: ha preso una squadra virtualmente retrocessa e l’ha condotta quasi alla salvezza, poi vanificata nelle ultime partite. Per certi versi mi ha ricordato la mia esperienza a Palermo, quando la squadra si era riavvicinata alla salvezza in serie A, ma poi abbiamo perso le gare decisive”. L’obiettivo del Trapani è naturalmente quello di un pronto ritorno in serie B, ma secondo il parere di mister Sannino la parola d'ordine è 'umiltà'.

Non è semplice tornare nuovamente in una realtà come la Lega Pro, è un campionato difficile. Il Trapani dovrà cercare di lavorare con serenità, senza voglia di strafare. È la ricetta migliore per costruire un progetto valido dopo una retrocessione”.