È scaduto ieri sera il termine ultimo per presentare alla Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche (CoViSoC) la documentazione attestante il pagamento degli stipendi a giocatori, dipendenti e collaboratori fino al mese di maggio. Como e Catanzaro non sono riuscite ad onorare l'impegno e partiranno con una penalizzazione certa nel prossimo campionato. La penalizzazione però è, ad oggi, l'ultima preoccupazione dei due club, visto che ancor prima è a rischio l'iscrizione stessa.

Catanzaro alla ricerca disperata di fondi

Per il club calabrese era già stata annunciata l'impossibilità a pagare tutto entro il 26 giugno.

La società è riuscita a pagare tutti gli oneri e l’Irpef prevista, ma di stipendi netti ai tesserati è stata versata solo la mensilità di marzo. Situazione che porterà alla fatidica penalizzazione, ma la priorità resta trovare nuovi imprenditori che possano 'aiutare' la proprietà a saldare i debiti e perfezionare l'iscrizione.

Como, caos societario

La situazione del Como Football Club, società ancora non affiliata alla FIGC, è ancora più delicata. Nonostante la Proprietà inviti tutti alla calma, la nuova dirigenza di Lady Essien non ha onorato la scadenza del 26 per i pagamenti. Questo comporterà per la società lariana una certa penalizzazione nel prossimo campionato. Akosua Puni Essien, moglie dell'ex calciatore di Chelsea, Real Madrid e Milan, è all'estero da dove dice di seguire la situazione e di essere al lavoro per sistemarla.

La presidente sarebbe rimasta delusa da alcuni collaboratori e per alcune spese non preventivate. Il bonifico salva-Como però, tarda ad arrivare e la deadline del 30 giugno è sempre più vicina.

Già penalizzate Mantova e Arezzo

Catanzaro e Como si aggiungono alle già penalizzate Mantova e Arezzo. Per i lombardi, sulla 'La Gazzetta di Mantova', il presidente biancorosso Marco Claudio De Sanctis dice di contare tantissimo "sull'impegno di Belfanti, che è l'unico mantovano che si è fatto avanti per salvare il calcio cittadino", da cui sarebbe arrivata l'unica proposta concreta.

Secondo De Sanctis inoltre: "Il rischio di non iscriversi è concreto, ma la società non andrà in fallimento".

Diversa la situazione dell'Arezzo che subirà la penalizzazione solo per un ritardo dovuto alla cessione saltata all'ultimo momento. Il presidente Mauro Ferretti, rimasto deluso dal dietrofront degli imprenditori acquirenti al momento di chiudere la trattativa, ha comunque garantito l'iscrizione e l'impegno necessario per far tornare l'Arezzo nel calcio che conta.