Reduci dalla sconfitta contro il Barcellona in Champions League , la Juventus sarebbe pronta a dare il via alla rivoluzione della rosa. In maniera del tutto inattesa, sono finiti tra i possibili partenti anche elementi che sembravano imprescindibili se non nell’immediato, quantomeno per il futuro della società di Corso Galileo Ferraris. Tra le delusioni della notte catalana, oltre ai due top players Dybala ed Higuain, ci sono elementi il cui apporto alla causa bianconera è davvero stato quasi nullo. I bianconeri, dopo la cessione improvvisa di Leonardo Bonucci al Milan, si sono trovati orfani di un pilastro della linea arretrata, che negli anni scorsi sembrava essere una delle migliori al mondo.

I bianconeri sembravano aver trovato in Daniele Rugani il possibile erede del centrale azzurro, ma il ragazzo sembra aver deluso e non poco in questa prima parte della stagione.

Doppia bocciatura e cessione in vista?

Il giovane Daniele Rugani, su cui la Juventus sembrava puntare, adesso pare non garantire più affidabilità, tant’è che Massimiliano Allegri non si fida più così tanto di lui. Il ragazzo è stato relegato in panchina nella sfida del Camp Nou contro il Barcellona di Leo Messi, ed al suo posto è stato preferito Benatia. In difesa quindi De Sciglio, Barzagli, Benatia ed Alex Sandro, ed il giovane Rugani in panchina dopo l’utilizzo da titolare nelle tre partite di campionato n qui giocate.

La mancanza di fiducia da parte di Allegri nei confronti del ragazzo, è stata palesata nel momento in cui il tecnico, costretto a mettere mano alla sua retroguardia dopo l’infortunio di De Sciglio, ha addirittura preferito schierare come terzino destro Sturaro, senza spostare come logica imponeva Barzagli sulla destra, e far entrare Rugani da centrale di difesa.

Una doppia bocciatura nella stessa partita, nonostante la situazione di piena emergenza come quella vissuta a Barcellona.

Sembrano quindi non essere bastati i due anni di apprendistato alla corte di Chiellini, Barzagli e dell’ormai rossonero Bonucci; quella che doveva essere la stagione della consacrazione per il classe 1994, potrebbe adesso essere quella dell’addio.

Sul ragazzo si registra infatti il fortissimo interesse da parte di squadre del calibro di Arsenal, Zenit San Pietroburgo e Napoli, anche se Marotta e Paratici sembrano voler contare su di lui e non cedere alle avance delle pretendenti. Ci sarà un’altra opportunità per il giovane difensore contro il Sassuolo, ma di certo quello che doveva essere un protagonista, al momento altro non è che un comprimario di lusso sul quale Allegri sembra contare relativamente.