Fulmine a ciel sereno in casa Lecce. La sconfitta rimediata sabato scorso al Massimino di Catania contro gli etnei per 3 a 0, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il leccese Roberto Rizzo non è più l'Allenatore dei giallorossi. Con un comunicato del 10 settembre lo stesso ha fatto sapere alla società e alla stampa di voler, per farla breve, concludere la propria esperienza alla guida tecnica dell'Unione Sportiva Lecce. I motivi della sua decisione di chiedere le sue dimissioni sono dettati principalmente da ragioni esclusivamente personali, anche se non vengono nascoste delle motivazioni che vanno aldilà del personale, e che abbracciano sentenze già scritte da parte di una grossa fetta della calda, tifoseria leccese.
La scelta era già nell'aria nel post partita e lo ha potuto carpire chi era presente al Massimino: oltre a momenti di sofferenza dovuta alla prestazione negativa dei suoi ragazzi, al triplice fischio del direttore di gara infatti Rizzo, preso quasi da uno sbandamento stava andando verso la curva nord dello stadio, per poi invece prendere la strada giusta e imboccare il tunnel giusto che porta agli spogliatoi. Sintomi di disagio quindi.
Il bello del calcio è che è fatto di episodi
Già l'anno scorso in molti avevano storto il naso quando, a due giornate dalla regular season fu chiamato a sostituire un Pasquale Padalino, il quale messo alla gogna mediatica da parte dei supporters del Lecce, non era stato capace di vincere a Foggia rompendo definitivamente il sottile film che c'era con la tifoseria.
I tifosi del Lecce chiesero la testa dell'allenatore foggiano ed il diesse Mauro Meluso assieme alla società chiamarono Roberto Rizzo. Da quel momento Rizzo ha preso in mano una situazione già quasi compromessa dal punto di vista della promozione diretta in Serie B - la classifica vedeva il Foggia praticamente già promosso - ma che ancora non era stato deciso nulla dal punto di vista dei playoff.
Infatti dopo la prima gara pareggiata in casa con l'Alessandria incontrava i piemontesi perdendo amaramente ai rigori (il palo ancora traballa su quel calcio di rigore calciato da Ciancio) e, forse, se fosse entrato in rete quel tiro di Mancosu invece di infrangersi sulla traversa, forse oggi staremo parlando di altre cose.
Ma il calcio è fatto di episodi, si sa.
'C'è stato un contatto, ma ora preferisco aspettare'
L'ex calciatore del Lecce conferma un contatto avuto ieri con Mauro Meluso con cui aveva lavorato già a Frosinone: "Pur essendo il Lecce una società importante a cui sono legato visto che da calciatore ho vinto un campionato lì. continua Stellone - al momento preferisco aspettare. Ci sono altre situazioni in ballo in categorie superiori, quindi è un momento delicato anche per me e devo valutare alcune cose".
Queste le prime parole del tecnico romano intervistato da Tuttocalciopuglia.com, che comunque non nasconde una certa contentezza per la chiamata. Vuole valutare attentamente, di certo sarebbe stato diverso se tutto fosse partito dalla preparazione ed inizio campionato, come egli stesso ha dichiarato.
In attesa del neo allenatore per la sfida casaliga contro il Rende, il Lecce ha ricominciato ieri pomeriggio ritrovandosi presso La Cittadella dello Sport a Martignano per la ripresa degli allenamenti. E' stato il primo allenamento senza Roberto Rizzo, e a dirigere l'allenamento sono stati Primo Maragliulo coadiuvato da Alessandro Morello.
Con l'ex tecnico di Frosinone e Bari si potrebbe optare nella formazione "4-4-2" molto preferita da Stellone, con gli esterni bassi Di Matteo e Ciancio, con Arrigoni o Tsonev con Armellino in mediana e Lepore (o Costa Ferreira) e Mancosu sulle corsie esterne. Davanti solo due maglie, con elementi come Pacilli e Torromino che finirebbero più nelle retrovie delle gerarchie.
Nelle ultime ore tra i nomi circolati per sostituire il dimissionario Roberto Rizzo c'è stato quello di Davide Dionigi.
L’ex tecnico del Matera aveva fatto un punto della situazione ai microfoni di ‘TuttoCalcioPuglia.com’: “Ci sono stati dei contatti, ma con il mio agente. Solo una chiacchiera informale, niente di più. Pronto a ripartire? Sarei felice di farlo da Lecce e dalla Puglia, che è una regione importante. Quella giallorossa, oltre a rappresentare una squadra di categoria superiore, sarebbe anche un’opportunità da non rifiutare per qualunque allenatore”.